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Efficacia e tollerabilità della doppia terapia antiaggregante con clopidogrel ed indobufene nei pazienti con cardiopatia ischemica sottoposti a ptca ed impianto di stent

Cardiologia Redazione DottNet | 13/12/2010 11:35

 

Background: L’efficacia della doppia terapia antiaggregante con ASA+Clopidogrel in pazienti con SCA sottoposti a PTCA ed impianto di stent è stata ormai ampiamente dimostrata da numerosi studi, tra i quali in particolare il PCI ed il PCI-CURE. Ricerche in vitro ed in vivo hanno dimostrato che anche l’Indobufene agisce sulla funzionalità piastrinica inibendo reversibilmente la COX piastrinica e bloccando la sintesi del TxA2, senza alterare i livelli ematici di prostaciclina. L’Indobufene, quindi, potrebbe costituire un’alternativa all’ASA nella terapia antiaggregante dei pazienti che manifestano gravi intolleranze o reazioni allergiche all’acido acetilsalicilico.  Scopo dello studio: Valutare l’efficacia e la tollerabilità a breve, medio ed a lungo termine dell’associazione Clopidogrel-Indobufene, nel trattamento dei pazienti con SCA rivascolarizzati con angioplastica coronarica ed impianto di stent.

 

Materiali e metodi: Tra aprile 2005 e dicembre 2008 sono stati arruolati 22 pazienti (età media 62±11) (gruppo A), 15 uomini ed 7 donne, ricoverati presso la nostra UTIC per SCA (STEMI ed NSTEMI) ed allergia documentata all’ASA. Tutti i pazienti sono stati trattati in fase acuta con PTCA, impianto di stent e bolo di inibitori delle glicoproteine IIb/IIIa e successiva infusione continua per 12 o 24 ore. Dopo una dose di carico di 300 mg di Clopidogrel, hanno assunto durante tutto il ricovero e per 18 mesi Clopidogrel 75 mg/die più Indobufene al dosaggio di 100 mg due volte al giorno. Il gruppo A è stato messo a confronto con un altro gruppo di 20 pazienti (età media 65±9) (Gruppo B), 14 uomini e 6 donne, selezionati negli anni precedenti con le stesse caratteristiche: SCA ed allergia all’ASA, trattati con PTCA ed impianto di stent in associazione agli inibitori delle glicoproteine IIb/IIIa. Questi pazienti, dopo aver ricevuto una dose di carico di 300 mg di Clopidogrel, per 18 mesi hanno assunto solamente Clopidogrel 75 mg/die in quanto allergici all’ASA. Nei pazienti di entrambi i gruppi l’efficacia e la tollerabilità della terapia antiaggregante è stata valutata con controlli clinici e, in particolare, con lo studio dell’aggregazione piastrinica mediante metodo di Born ad 1 settimana, 3, 6, 12 e 18 mesi.

L’efficacia dei trattamenti antiaggreganti nei due gruppi di pazienti è stata valutata sulla base dello sviluppo di MACE nel follow-up, mentre la valutazione della riserva coronarica è stata eseguita mediante test ergometrico secondo schemi ormai standardizzati a 3-6-12-e 18 mesi. Risultati: Tutti i pazienti del gruppo A hanno tollerato ottimamente il trattamento combinato Clopidogrel-Indobufene; nessuno di loro ha manifestato eventi avversi nel follow-up. Solamente 1 su 22 pazienti ha avuto un evento coronarico nel follow-up per la sospensione autonoma dell’Indobufene al terzo mese di trattamento. Due pazienti del gruppo B, invece, hanno avuto una nuova SCA ed uno ha presentato una positivizzazione del test da sforzo nel periodo di follow-up. Tutti e tre i pazienti all’esame coronarografico mostravano recidiva di malattia a livello degli stent impiantati. Conclusioni: I dati del nostro studio, seppur limitato dal basso numero di pazienti, dimostrano che la terapia combinata con Clopidogrel ed Indobufene ha un’ottima tollerabilità ed efficacia nel trattamento di pazienti con SCA rivascolarizzati mediante PTCA ed impianto di stent.

Atti del 71°Convegno Sic

Autori:Francesco Barillà (a), Tania Dominici (a), Fabio Maria Pulcinelli (b), Mariano Pellicano (a), Natalia Petrini (a), Luciana Roselli (a), Ilaria Jacomelli (a), Federica Giordano (a), Vincenzo Paravati (a), Carlo Gaudio (a) (a) Dip. Cuore e Grossi Vasi ''A. Reale'', Policlinico Umberto I, ''La Sapienza'' Università di Roma, (b) Dipartimento di Medicina Sperimentale, Policlinico Umberto I, ''La Sapienza'' Università di Roma

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