Vestita ancora del manto di fitto mistero che a lungo ha indotto a confonderla con fantascientifiche possessioni demoniache, ad associarla ingiustamente a pericolosita' e criminalita', la schizofrenia comincia ad alleggerirsi dello stigma dell' ignoranza. La prospettiva e' che di qui al 2030 si avra' un quadro piu' preciso delle cause, finanche a individuare i fattori che la scatenano e, cosi', a prevenirli. E' la previsione sulla rivista Nature che dedica uno speciale alla schizofrenia, a 100 anni da quando si e' iniziato a riconoscerla con questo nome.
Quale sara' la ''prognosi della schizofrenia'' tra 20 anni? Secondo la prospettiva tracciata da Thomas Insel del National Institute of Mental Health di Bethesda sulla rivista (che dedica al tema la copertina di questa settimana) ci saranno miglioramenti nella comprensione della malattia tali da offrire la possibilita' di prevenirla: ''ripensando il nostro approccio alla schizofrenia verso diagnosi e interventi precoci potremmo ottenere sostanziali miglioramenti della prognosi in una o due decadi''. ''La prospettiva - aggiunge Luigi Janiri, direttore scuola specializzazione in psichiatria dell'Universita' Cattolica di Roma - e' che nel 2030 si arrivi a una comprensione piu' completa delle origini della malattia e dei fattori predisponenti (genetici e non), tale da riuscire a intervenire in modo precoce su individui a rischio e bloccare sul nascere l'insorgenza della psicosi, con interventi sia di tipo sociale (la malattia 'attecchisce' meglio in ambienti disagiati), sia, in un futuro piu' lontato, farmacologici''. Dal greco 'scissione della mente', il termine schizofrenia ha circa 100 anni ed e' stato coniato dal grande psichiatra svizzero Eugen Bleuler che diede un contributo fondamentale alla ridefinizione clinica della malattia, prima nota confusamente come 'demenza precoce'. La schizofrenia e' una psicosi inguaribile nella stragrande maggioranza dei casi (meno del 14% dei casi mostra una ripresa duratura a 5 anni dall'episodio psicotico); si manifesta con deterioramento progressivo della personalita', tendenza a estraniarsi dalla realta', deliri e allucinazioni ed ha il suo esordio nella tarda adolescenza.
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