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Parkinson: studio italiano collega due proteine responsabili

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 15:12

Uno studio italiano getta nuova luce sulle cause del morbo di Parkinson: malattia neurodegenerativa che colpisce soprattutto gli over 60, ma che non risparmia i giovani adulti.

In alcune sue forme ereditarie, la patologia è provocata da mutazioni a una proteina chiamata DJ-1, che nella sua versione modificata provoca a sua volta un cambiamento nelle funzioni di un'altra proteina dei neuroni (alfa-sinucleina) normalmente 'buona'. Quest'ultima diventa così tossica per le cellule.
A collegare il ruolo di queste due proteine nello sviluppo della malattia è una ricerca dell'Istituto Mario Negri di Milano, pubblicata su 'Plos On'. Lo studio - riferisce una nota dell'istituto diretto da Silvio Garattini - è partito dall'ipotesi recente che il Parkinson possa essere in parte ereditario, scatenato dall'alterazione di geni tra cui quelli per DJ-1 e alfa-sinucleina.


La vera sfida - precisa il Mario Negri - ora è di comprendere come mutazioni in geni diversi possano causare la stessa patologia, in modo da identificare a scopo terapeutico gli elementi comuni non solo nelle forme ereditarie, ma anche in quelle sporadiche, più frequenti.
"Proprio questa idea di unificare le informazioni molecolari disponibili sul morbo di Parkinson ereditario è stata alla base del nostro studio, che ha sviluppato un modello sperimentale usando cellule con caratteristiche simili a quelle colpite dalla malattia", spiega Gianluigi Forloni, a capo del Dipartimento di Neuroscienze dell'istituto milanese. "Abbiamo scoperto che quando il livello cellulare della proteina DJ-1 viene ridotto - dice lo scienziato - anche la alfa-sinucleina si modifica e diviene tossica per le cellule,mentre normalmente svolge un ruolo positivo per le cellule stesse. Le nostre prossime ricerche punteranno a verificare in modelli più complessi il rapporto tra DJ-1 e neuro degenerazione", conclude Forloni.
 

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