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Depressione danneggia bulbo olfattivo. Scoperto il perché

Psichiatria | 26/08/2010 15:26

La depressione danneggia l'olfatto. Ma perchè? A spiegarlo sono alcuni ricercatori dell'università di Dresda sulla rivista 'Neuroscience', che grazie ai loro studi aprono anche a possibili 'svolte' nella terapia contro i disturbi mentali. Se infatti gli studiosi avevano già notato che il 'male di vivere', come anche la schizofrenia e i disturbi affettivi, sono in grado di alterare l'abilità di captare odori e profumi, con il nuovo studio gli esperti tedeschi hanno cercato di capire in che modo questo avvenga: hanno arruolato 21 pazienti con depressione maggiore e 21 volontari sani, esponendoli a sostanze progressivamente sempre più profumate.

Contemporaneamente sono stati studiati i bulbi olfattivi dei partecipanti all'esperimento, una specifica parte del cervello che garantisce l'efficienza del nostro 'naso', utilizzando una risonanza magnetica. Dalle analisi è emerso che le persone depresse hanno bulbi olfattivi del 15% più piccoli rispetto alle persone sane, che sono in grado, dunque, di captare gli odori molto prima rispetto ai malati. Secondo gli esperti, il volume del bulbo olfattivo e la depressione sono due elementi collegati nella neurogenesi, cioé il processo di nascita di nuovi neuroni.

Il 'male di vivere', infatti, è noto per inibire questo meccanismo nel cervello, soprattutto a livello dell'ippocampo, e spesso le persone depresse hanno nel sangue livelli minori di una sostanza chimica che promuove la neurogenesi. Insomma, lo studio tedesco apre nuove strade da percorrere anche per curare la depressione: il volume del bulbo olfattivo potrebbe essere usato come 'metro' di misurazione dell'efficacia di una terapia.

Bibliografia: Negoias S et al. Reduced olfactory bulb volume and olfactory sensitivity in patients with acute major depression. Neuroscience. 2010 Aug 11;169(1):415-21.

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