Il consumo di cioccolato fondente aiuta a ridurre il rischio di infarto, secondo una ricerca condotta dall'Università ''Cattolica'' del Molise - in collaborazione con l'Istituto dei Tumori di Milano - nell'ambito del ''Progetto Moli-sani'', che ha coinvolto finora oltre 20mila abitanti di questa regione.
Ma non bisogna farne un abuso, avvertono i medici: infatti, 6,7 grammi di cioccolato al giorno rappresentano la quantità ideale per garantire un effetto protettivo contro l' infiammazione e le malattie cardiovascolari che ne derivano. I risultati dello studio - uno dei più grandi in campo epidemiologico condotti in Europa - sono ora pubblicati dal ''Journal of Nutrition'', organo ufficiale della Società Americana di Nutrizione. Le persone che mangiano abitualmente cioccolato fondente in quantità moderata risultano avere nel sangue valori di proteina C reattiva significativamente più bassi. In altri termini il loro stato infiammatorio viene significativamente ridotto.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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