Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

A Pisa l’iperidrosi si cura con la chirurgia mini-invasiva

Medicina Generale | 03/06/2010 15:24

Guarire di iperidrosi, ossia sudorazione eccessiva (alle mani, al viso e alle ascelle), a Pisa oggi si può. Grazie a un intervento mini-invasivo di chirurgia toracica, con una degenza di un paio di giorni, è possibile risolvere una problematica dai risvolti psico-sociali non indifferenti, che affligge molte persone. Si tratta di un intervento risolutivo, rispetto alla terapia medica, che viene effettuato con successo nell'Unità operativa di Chirurgia toracica dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, diretta dal professor Alfredo Mussi, uno dei pochi centri in Italia in cui si effettua tale trattamento.

- Che cos'e' l'iperidrosi –

 

L'iperidrosi definita 'essenziale' è una sudorazione eccessiva, priva di cause specifiche, dovuta a un'abnorme attività del sistema nervoso simpatico, spesso ereditata, che in genere compare in età giovanile e si manifesta più frequentemente nella zona palmare e in quella ascellare, causando, in chi ne soffre, notevole disagio e difficoltà di tipo relazionale.

Esiste anche l'iperidrosi definita 'secondaria', quando è associata ai sintomi di una patologia nota (ipertiroidismo, terapie ormonali, malattie psichiatriche, obesità, menopausa). Le forme più frequenti e più invalidanti di iperidrosi sono quella palmare ed ascellare, presente anche la facciale. In alcuni casi i soggetti colpiti sono costretti a cambiare anche 2-3 volte al giorno camicie e magliette.

In ogni caso la sudorazione patologica delle mani è generalmente la condizione più fastidiosa, per il ruolo delle mani nelle attività professionali, nei rapporti interpersonali e nella vita sociale. Il grado del disturbo della sudorazione può variare, da una semplice umidità del palmo fino ad un vero e proprio 'gocciolare'.

 

 

Come curarsi, terapia medica

 

- Fino ad alcuni anni fa la terapia di prima scelta per l'iperidrosi essenziale era rappresentata dagli 'antitraspiranti' oppure dalla ionoforesi. Questi trattamenti spesso non hanno successo o comunque sortiscono un effetto solo temporaneo e devono essere ripetuti a brevi intervalli. L'uso della tossina botulinica per iniezioni sottocutanee (spesso dolorose) rappresenta un trattamento relativamente recente, che richiede almeno due ripetizioni annuali. In un'elevata percentuale di casi il trattamento non risulta soddisfacente anche a breve distanza.

 

- Come curarsi, terapia chirurgica

 

- L'intervento, chiamato simpaticectomia bilaterale videotorascopica, è ormai diventato la terapia di prima scelta per la cura definitiva per la sudorazione eccessiva di mani e ascelle e si effettua, proseguono i medici pisani, con ''il taglio del nervo simpatico a livello del secondo ganglio toracico, fino a raggiungere il terzo-quarto con asportazione completa del tratto nervoso''. Viene eseguito in anestesia generale perché è necessario collassare temporaneamente il polmone per permettere di realizzare mini accessi toracoscopici di pochi millimetri. Il decorso post-operatorio prevede un recupero immediato nelle prime 24 ore e una degenza media di un paio di giorni.

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa