"L'evoluzione della ricerca in contraccezione ormonale ha perseguito tre obiettivi principali: ridurre gli effetti indesiderati, massimizzare i benefici extracontraccettivi, diversificare le vie di somministrazione. Si va verso una pillola 'su misura'". Ad affermarlo è Anna Maria Paoletti, ordinario di ginecologia e ostetricia all'università di Cagliari. "Le più recenti ed efficaci novità riguardano da un lato il drospirenone, e la sostituzione dell'estradiolo all'etinilestradiolo (l'ormone naturale anziché il derivato sintetico) - spiega - Il drospirenone, presente in tre diverse formulazioni, ha dimostrato proprietà straordinarie - prosegue l'esperta - sia nel controllo della sintomatologia premestruale, sia nella cura dell'acne e della seborrea, sia nel contrasto alla ritenzione idrica. Effetti massimizzati nella pillola Yaz*, che prevede la somministrazione di 24 confetti contenenti ormoni (invece dei 'classici' 21)".
"L'assunzione del drospirenone per tre giorni aggiuntivi - afferma Paoletti - ne amplifica infatti i benefici e l'effetto anti-androgenico, importante per il trattamento dell'acne, dell'irsutismo e di altri disturbi iperandrogenici, estremamente rilevanti per la qualità di vita della donna. Infine, non è un vantaggio da trascurare, l'assunzione continuativa riduce il rischio di dimenticanze o errori nel prendere la pillola e migliora anche la 'compliance'". La Paoletti scende più nel dettaglio: "Allo stesso modo, Klaira* ha segnato una vera rivoluzione: ad oggi questa pillola rappresenta la più estesa ricerca nella definizione del dosaggio ottimale e della sequenza di un contraccettivo orale.
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Commenti