Il linfoma follicolare è un linfoma indolente, ma che, generalmente, “concede” al paziente un lungo periodo di sopravvivenza. In alcuni casi però, accade che questo tipo di tumore si trasformi, per cause ancora sconosciute, in una forma istologica più aggressiva che può condurre alla morte del paziente. Presso il Dipartimento di Patologia della British Columbia Cancer Agency a Vancouver, è stato studiato il significato prognostico di alterazioni citogenetiche secondarie sulla sopravvivenza del paziente, attraverso l’analisi di 210 campioni bioptici di linfoma follicolare.
Oltre un periodo di 10 anni, il 31% dei casi ha sviluppato una forma tumorale più aggressiva. La sola alterazione rilevata nei cariotipi diagnosticati, correlabile ad una sopravvivenza generale più breve, era un cromosoma X addizionale, solo nei maschi; ciò ha suggerito che altri meccanismi, inclusi fattori epigenetici e sovraespressione di geni sul cromosoma X, possono giocare un ruolo nella patogenesi del linfoma follicolare. In cariotipi trasformati, traslocazioni 8q24 (MYC) erano comuni (14/37) e risultavano in una sopravvivenza media di 3 mesi post trasformazione. Nel 43% dei campioni bioptici sierici non risultavano le alterazioni citogenetiche trovate nel cariotipo originale di linfoma follicolare.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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