Le sale operatorie stanno dicendo sempre più addio al bisturi, in favore di stent, sonde e 'palloncini' in grado di arrivare dove si presenta un problema senza tagli e interventi complessi. La radiologia interventistica, che utilizza sonde e cateteri per raggiungere le zone dove operare passando per i vasi sanguigni, sta conoscendo un vero e proprio boom, con gli interventi in forte crescita per numero e tipologia, nonostante siano ancora relativamente pochi i centri in grado di applicarla. Uno degli ultimi esempi di come la sonda possa sostituire il chirurgo sono le embolizzazioni traumatiche, in cui il radiologo riesce a riparare l'aorta, ad esempio dopo un grosso trauma, raggiungendo la zona della rottura con una sonda che passa direttamente dentro il vaso sanguigno, e fermando l'emorragia con sostanze chimiche che favoriscono la coagulazione o con l'applicazione di un 'tappo' sintetico.
Secondo gli ultimi dati in un anno questo tipo di interventi è raddoppiato, anche se sono pochi i centri che mettono a disposizione la tecnica 24 ore su 24. "Questi interventi salvano molte vite - spiega Maurizio Morucci, radiologo interventista presso l'ospedale San Camillo di Roma, che detiene il più alto tasso di sopravvivenza dopo le embolizzazioni traumatiche in Italia - ma questa specialità esiste solo nei centri più grandi come il nostro, dove possiamo avere la possibilità di fare l'operazione a qualsiasi ora e sette giorni su sette. Qui ad esempio facciamo un'embolizzazione al giorno, mentre il servizio in generale ha 3mila pazienti l'anno, ma ha anche costi molto alti, dell'ordine di un milione di euro.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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