Nuove prospettive di cura per il tumore alla prostata grazie all'immunoterapia oncologica 'made in Siena'. E' appena partito un nuovo studio coordinato in Italia da Michele Maio, direttore dell'Unità operativa complessa di immunoterapia oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte, che coinvolge altri tre centri nazionali: il San Raffaele di Milano, l'Istituto tumori di Napoli e l'Istituto oncologico romagnolo di Forlì. "Utilizzeremo un anticorpo monoclonale - spiega Maio - che ci ha già dato ottimi risultati nella cura del melanoma e che stiamo attivamente sperimentando anche nel cancro al polmone e nel mesotelioma pleurico. Questo agente terapeutico ha la capacità di potenziare la risposta del sistema immunitario, che diventa quindi molto più aggressivo nei confronti del tumore".
Lo studio, che oltre all'Italia coinvolge anche altri centri internazionali, arruolerà 600 pazienti con tumore alla prostata in fase metastatica non rispondenti ai trattamenti convenzionali e con determinate caratteristiche cliniche e biologiche. "La terapia standard per il cancro alla prostata - prosegue Maio - prevede il trattamento chirurgico, l'eventuale radioterapia e il trattamento ormonale. Nel caso in cui il tumore si ripresenti, quando la chemioterapia non è in grado di dare risultati significativi, l'immunoterapia può rappresentare un'opzione terapeutica importante".
Il tumore alla prostata, insieme al cancro della mammella, del colon e del polmone, è uno dei 4 big killer al mondo, con circa 11.
Fonte: Adnkronos
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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