Nuove strategie di cura a disposizione degli oncologi e un minor rischio di ricaduta per i pazienti affetti da tumore al colon; sono questi alcuni dati dello studio internazionale Xeloxa, presentato a Milano.
Il cancro del colon-retto è la seconda causa di morte da tumore in Europa e i dati più recenti stimano circa 40 mila nuovi casi ogni anno in Italia, con 15 mila decessi. Grazie a questo studio, i pazienti con cancro in fase iniziale che saranno trattati con la nuova associazione terapeutica subito dopo l'intervento chirurgico, potranno vivere liberi dalla malattia per più tempo rispetto ai pazienti trattati con uno dei regimi chemioterapici standard. ''Lo studio - spiega Hans-Joachim Schmoll, coordinatore della sperimentazione e direttore del dipartimento di Oncologia dell'università tedesca di Halle - ha dimostrato che la sopravvivenza libera da malattia a tre anni nei pazienti trattati con regime Xelox (capecitabina piu' oxalilplatino) è stata del 70,9%, superiore al braccio trattato con uno dei regimi chemioterapici standard (fluorouracile in bolo in associazione a leucovorin con il 66,5%)''.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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