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Irccs San Donato guida task force UE su distrofie miotoniche la dirigerà il neurologo Giovanni Meola

Psichiatria | 09/02/2010 10:38

Riconoscimento internazionale per la neurologia dell'Irccs Policlinico San Donato. Giovanni Meola, responsabile del Centro di riferimento nazionale dell'Irccs milanese per le distrofie miotoniche di tipo 1 e 2 e ordinario di neurologia all'Università degli Studi di Milano, è stato designato alla guida della task force europea sulle distrofie miotoniche: patologie genetiche multisistemiche - spiega una nota - che colpiscono prevalentemente il muscolo scheletrico e in varia misura, a seconda delle forme, il cuore, il corpo vitreo dell'occhio, le ghiandole sessuali, il sistema endocrino, il muscolo liscio e il sistema nervoso centrale.

La task force europea su queste malattie è stata fortemente voluta da Telethon Francia ed è stata affidata a Meola come riconoscimento alla sua competenza in questo campo. Nel 2003, infatti,il neurologo e la sua equipe, grazie a uno studio che coinvolse le famiglie di San Donato Milanese, localizzò il cromosoma 3, 'colpevole'di generare la distrofia miotonica di tipo 2, e potè fare la prima diagnosi in Italia.
Un workshop internazionale sulle distrofie miotoniche si appena concluso all'ospedale La Pitié la Salpetrière di Parigi, sottolineano dal Policlinico San Donato. Esperti provenienti da tutta Europa, coordinati da Meola, hanno condiviso le ultime novità scientifiche sulle distrofie miotoniche di tipo 1 (malattia di Steinert, congenita) e di tipo 2 (PROMM).

In particolare, il tema al centro dei lavori è stata la compromissione cerebrale nelle distrofie miotoniche, che sebbene sia una componente rilevante della patologia, non è riconosciuta appieno né in letteratura né nella pratica clinica. Una ricerca francese, appena presentata e condotta su modelli animali che riproducono la patologia dell'uomo per la distrofia miotonica di tipo 1 (Steinert), ha invece confermato una significativa compromissione cerebrale di questi malati. Nella distrofia miotonica di tipo 2 la compromissione cerebrale è meno evidente, ma ugualmente presente.
 

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