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Case report: metodologie di trattamento del carcinoma ovarico con malattia di Parkinson

Ginecologia | 04/02/2010 12:28

È ben noto che la neuropatia, la mielopatia, e l’artropatia sono specifici effetti collaterali indotti dalla somministrazione di paclitaxel. Il morbo di Parkinson è una malattia neuronale degenerative, e l'influenza di somministrazione di paclitaxel nei pazienti con malattia di Parkinson è sconosciuta.

Presso il Dipartimento di Ginecologia di Hiroshima Prefectural Hospital è stato trattato con successo una paziente affetta da cancro ovarico con malattia di Parkinson mediante una chemioterapia combinata da paclitaxel/CBDCA dopo l'intervento chirurgico. La paziente era una donna di 57 anni che presentava cisti e tumori solidi dell’ovaio. Tra i marcatori tumorali quali il Ca 125, Ca19-9, e SLX, solo quest’ultimo è stato elevato. La paziente è stata operata ed è stato diagnosticato una diagnosi patologica del tumore ovarico, come l'adenocarcinoma a cellule chiare (stadio FIGO IC).

Dopo l'intervento chirurgico, il paziente è stato trattato con chemioterapia combinata a base di paclitaxel (260 mg) e CBDCA (600 mg) per cinque cicli. Il suo stato è stata una remissione completa. Durante la chemioterapia, però la paziente ha osservato una riduzione dell’efficacia del suo farmaco assunto per il Parkinson. Questo è stato l’unico caso riportato di influenza del paclitaxel sul farmaco. In questo caso si è pensato di aumentare la dose del farmaco anti-parkinson.

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