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Difettosità delle valvole cardiache TRi-Technologies: l’errore potrebbe ripetersi

Cardiologia | 02/02/2010 16:16

Ricordate la vicenda delle valvole cardiache difettose? Ne hanno parlato l’altra sera in televisione e poi anche i giornali. Secondo il medico, il Tuv tedesco ha sbagliato nella certificazione della valvole Tri-Technologies ed il problema è che questo errore potrebbe ripetersi'': lo ha detto il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Padova, Adriano Cestrone alla trasmissione televisiva 'Mi manda Rai Tre'.

 ''Occorre che si attui a livello europeo e italiano - ha detto Cestrone che ne ha parlato poi sui giornali - un tavolo di verifica delle certificazioni mediche in maniera che casi come quelli delle 'valvole killer' di Padova e Torino non si ripetano''. Al termine del processo sulla vicenda delle 'valvole killer', dove i morti furono sette e altre 21 persone si fecero rioperare, l'ex primario di cardiochirurgia di Padova Dino Casarotto fu condannato dal Tribunale euganeo in primo grado a cinque anni e nove mesi di reclusione per corruzione, omicidio e lesioni colpose nei confronti dei pazienti ai quali aveva impiantato valvole cardiache risultate poi difettose.


''Quello che voglio sia chiaro, e non che non sono riuscito a spiegare bene in trasmissione è che le valvole Tri-technologies erano certificate dal Tuv tedesco che le ha validate sulla base del progetto: è stata una pratica sbagliata perchè non è stato controllato il processo di produzione''. ''Su questa base - ha affermato Cestrone - non potevamo sapere che quelle valvole andavano incontro a rotture, e quando l'abbiamo saputo, nell'agosto del 2002, abbiamo segnalato immediatamente il malfunzionamento al ministero.
Questo è successo perchè non ci sono stati controlli sulla reale corrispondenza tra progetto e realizzazione della valvole''. ''E' fondamentale - ha aggiunto Cestrone - che questa cosa non si ripeta: il ministero deve mettere in piedi immediatamente delle commissioni di controllo sugli enti certificatori, il marchio di garanzia deve corrispondere ad una garanzia reale''. Sui danni Cestrone: ''è giusto che queste persone abbiano un risarcimento: a loro da parte mia va tutta la mia solidarietà e la garanzia del fatto che l'Azienda ospedaliera in questi anni ha già accantonato 5 milioni di euro a scopo risarcitorio''. ''Di questi - ha sottolineato - un milione e 300 mila euro sono già stati corrisposti ai familiari delle vittime ed alle persone operate che hanno subito dei danni. Noi ci rifaremo sui responsabile soggettivi ed oggettivi per questi danni, cioè il prof. Dino Casarotto, chi commercializzava le valvole Tri-Technologies e appunto il Tuv tedesco che ne ha validato il progetto senza controllarne la reale efficacia''.
Antonia De marco, cardiologo
 

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