Da protagonista di scorpacciate infantili a legume anti-diabete. Il 2010 è stato l'anno d'oro del lupino. I semi di questo legume dal sapore antico sono finiti al centro di diverse ricerche nel campo della nutrizione, che lo hanno promosso persino come alimento in grado di ridurre il colesterolo. Ma a consacrarlo come potenziale alleato nella cura del diabete di tipo 2 è uno studio dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, che ha scoperto gli effetti 'insulino-mimetici' di una proteina vegetale presente in abbondanza nei semi gialli.
Il lupino come l'insulina, insomma: secondo i ricercatori dell'Unità di Metabolismo-nutrizione del San Raffaele, che hanno condotto la ricerca in collaborazione con i Dipartimenti di Sport, nutrizione e salute e Scienze molecolari agroalimentari dell'università degli Studi di Milano, la glicoproteina conglutina-gamma può "contribuire a migliorare il metabolismo del glucosio".
Con lo studio pubblicato sulla rivista 'Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases', gli scienziati italiani hanno approfondito gli effetti di questa proteina vegetale sulla concentrazione di glucosio plasmatico, usando delle cellule precursori delle fibre muscolari di topo.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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