Il vino rosso fa bene al cuore e ora si sa anche perché. Ricercatori francesi hanno infatti scoperto un meccanismo molecolare attraverso cui i polifenoli contenuti nella bevanda permettono alle cellule che rivestono le arterie di produrre un vasodilatatore, il monossido di azoto, grazie all'intermediazione di un recettore di estrogeni.
Si spiega così anche dal punto di vista scientifico - e non solo semplicemente statistico - il cosiddetto 'paradosso francese', ovvero il numero minore di infarti nel Sud Est della Francia dove pure l'alimentazione è ricca di grassi (foie gras, carne conservata nel brodo di cottura) ma anche di vino rosso. I risultati della ricerca, realizzata sui topi grazie alla collaborazione di tre equipe, sono pubblicati su 'Plos One'. I ricercatori avevano già individuato da tempo nel monossido di azoto il 'protagonista' dei benefici del rosso.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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