Lo studio effettuato presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Bangkok Metropolitan Administration Medical College in collaborazione con il Vajira Hospital di Bangkok, ha avuto come scopo lo studio della percentuale di risposta, la tossicità, l’indice di sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale delle pazienti con cancro ovarico epiteliale recidivo o refrattario, sottoposta a trattamento con etoposide per via orale, alla dose di 75 mg/giorno.
Le pazienti affette da cancro ovarico epiteliale recidivo o refrattario trattate con etoposide per via orale tra il gennaio 1998 e dicembre 2007 sono state identificate dall’Archivio del Gynecologic Oncology Unit of Institution.
Nello specifico durante il periodo di studio sono stati esaminati i dati clinici e patologici di trentotto pazienti trattati con etoposide per via orale e con età media di cinquantuno anni (range 33-72 anni). Dai risultati è emerso che sette pazienti non tolleravano gli effetti collaterali della chemioterapia durante il primo ciclo, mentre i restanti pazienti non hanno evidenziato alcuna tossicità.
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
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