Un tumore al cervello puo' causare in chi ne soffre aggressivita' verbale se non fisica, che di solito si manifesta all'oscuro della professione medica, e si dirige verso le persone piu' care.
Uno studio australiano condotto su 54 pazienti conclude che un ''comportamento disinibito'' e' un comune effetto collaterale: un paziente su cinque diventa ''inusualmente violento'', mentre uno su quattro diventa verbalmente offensivo. Secondo la ricerca, guidata dalla dottoressa Eng-Siew Koh dell'ospedale di Liverpool presso Sydney, e presentata al convegno scientifico della Clinical Oncological Society of Australia, in corso nella Gold Coast, la frequenza di tali comportamenti non cambia a seconda che il tumore sia aggressivo o benigno, o se il paziente e' in fase di guarigione molto tempo dopo il trattamento, ''Collera, disinibizione, aggressivita' verbale o fisica, oppure apatia'', sono le manifestazioni descritte dalla studiosa. ''Tutto questo accade nel contesto della famiglia, e spesso i medici che si occupano di questi pazienti non ne vengono a conoscenza''.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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