Il tribunale civile di Brindisi ha nominato il giudice tutelare incaricato di seguire la vicenda della sessantenne di San Giorgio Jonico (Taranto), affetta da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che ha manifestato la volontà di morire rifiutando di sottoporsi a tracheotomia.
Lo si apprende da fonti giudiziarie che ritengono che il giudice deciderà a breve quando compiere la visita domiciliare presso la paziente, ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale 'Perrino' di Brindisi. Dopo la visita - prevede la legge - il giudice tutelare può procedere alla nomina di un amministratore di sostegno che dovrà esprimere la volontà della donna, la quale è solo in grado di battere le palpebre per comunicare con i propri famigliari e con il personale medico e paramedico. In questo modo la sessantenne, nei giorni scorsi, ha fatto capire alla famiglia che non intende sottoporsi alla tracheotomia ma che vuole essere trasferita a casa dove intende trascorrere gli ultimi giorni di vita.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti