Il virus A/H1N1 del'influenza A ha fatto registrare martedì altre tre vittime, tra le quali anche una donna del napoletano di 32 anni entrata in coma dopo aver partorito. E se, secondo gli ultimi dati del ministero del Welfare, il numero dei casi registrati in Italia ha raggiunto quota 736.000, secondo alcune stime statistiche elaborate dal progetto Epiwork finanziato dall'Unione europea, il picco dell'influenza A in Italia è già stato raggiunto e dalla prossima settimana si assisterà ad a un calo dei casi.
- ALTRI 3 DECESSI, TOTALE SALE A 61: All'ospedale Cotugno di Napoli è deceduta una 32enne di Castellammare di Stabia, che era andata in coma dopo aver partorito. La donna, che aveva alle spalle una storia sanitaria complicata ed era già affetta da ipertensione arteriosa in trattamento farmacologico, era risultata positiva al test dell'H1N1 lo scorso 19 ottobre. I medici l'avevano fatta partorire alle 37/a settimana, ma dopo il parto ha avuto un'emorragia ed è andata in coma. La bambina che ha dato alla luce, Fatima, è risultata negativa al virus. E sempre a Napoli, un uomo di 66 anni risultato positivo al virus A/H1N1, già affetto da patologie pregresse e che nel 2006 aveva subito un trapianto di rene, è morto per una emorragia cerebrale. Un terzo decesso si è registrato nelle Marche, il primo della regione: una donna di 51 anni e' morta a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), colpita dal virus H1N1 e da complicanze legate ad una grave forma di diabete e obesità.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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