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Troppi i parti cesarei in Italia: occorre dare un freno

Ginecologia Redazione DottNet | 28/10/2009 20:42

E' alta la percentuale dei parti cesarei in Italia (37,8%) se raffrontata a quella di altri Paesi come il 27% di Usa, Germania e Irlanda, il 25% del Galles e il 21% del Canada.

I risultati, emersi da un'indagine condotta dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) tra maggio e settembre scorsi, sono stati presentati in apertura del Congresso nazionale Sigo-Aogoi in programma a Bari sino al 31 ottobre prossimo. ''L'alto numero dei cesarei - ha sottolineato il presidente nazionale Sigo, Giorgio Vittorie - è collegabile anche al disinteresse delle istituzioni alle quali ora, dati alla mano, possiamo proporre soluzioni. Anche per evitare di devalorizzare dal punto di vista economico gli interventi di cesareo, il cui costo si aggira sui 1.300 euro contro i 5.

500 di un'appendice''. I risultati dell'indagine dicono inoltre che il numero dei cesarei si deve per il 27% ad una precisa scelta delle madri, spinte dalla possibilità di un parto indolore con l'anestesia epidurale, o influenzate da precedenti esperienze di amiche e parenti. La situazione ''potrebbe normalizzarsi'' se ci fossero, meno pressioni di tipo medico-legale (35% degli intervistati), più investimenti nella formazione medico professionale (24%), più anestesisti dedicati, oggi presenti solo nel 34% dei punti nascita (19%) e maggior informazione per le donne (16%).
''Il contenzioso medico legale in medicina e soprattutto in ginecologia sta diventando causa di malessere che - ha riferito il segretario nazionale Aogoi, Antonio Chiantera - coinvolge il medico, non tutelato da legislazione vigente ed esposto a rivalse anche legittime, ed il paziente, che avrebbe bisogno di più serenità''. Da qui un appello al Parlamento perchè ''intervenga per tutelare'' e alle Regioni perchè ''investano in strutture sanitarie che mettano in grado gli operatori di svolgere il loro lavoro''. ''Anche perchè - ha aggiunto il componente del direttivo Sigo, Alessandro Melani - se le strutture e l'organico sono sottodimensionati il parto vaginale diventa un problema''.

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