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Il carcinoma lobulare infiltrante della mammella: trattamento sistemico

Ginecologia Redazione DottNet | 28/10/2009 12:54

Il carcinoma lobulare invasivo rappresenta il secondo tipo più comune di cancro al seno dopo il carcinoma duttale invasivo. Esso è contraddistinto da specifiche caratteristiche cliniche, biologiche e molecolari uniche. Il carcinoma lobulare invasivo è quasi sempre positivo per il recettore estrogeno ed è solitamente di un grado inferiore rispetto al carcinoma duttale invasivo.

Durante uno studio effettuato presso il Centro di Cancro Ginecologici/Seno in collaborazione con la Divisione di Medicina Oncologica dell’Università Ospedaliera di Berna in Svizzera, sono stati esaminati e selezionati la letteratura riguardante la terapia sistemica adiuvante e preoperatoria (neoadiuvante) del carcinoma della mammella, concentrandosi in maniera particolare sulla terapia differenziale del carcinoma lobulare invasivo.
Nonostante l'importanza di questo tipo di cancro al seno, le informazioni sul suo trattamento specifico sono sparse, in particolare per quanto riguarda la

dottnet.it/1764/con-l'inganno-le-cellule-tumorali-sopravvivono-alla-chemioterapia.aspx">chemioterapia sistemica adiuvante. Il carcinoma lobulare invasivo ha tassi significativamente più bassi della risposta alla chemioterapia neoadiuvante rispetto al carcinoma duttale invasivo, tuttavia, la bassa chemio-sensibilità non sembra tradursi in uno svantaggio per la sopravvivenza.
Gli studi di terapia adiuvante ormonale non fanno distinzione tra il carcinoma lobulare invasivo e il carcinoma duttale invasivo. Pertanto, le raccomandazioni sulle terapie endocrine sono realizzati con gli stessi criteri come per il carcinoma duttale invasivo.
 

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