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La Miocardite: l’infezione e l’autoimmunità

Cardiologia Tania Vuoso | 15/10/2009 18:03

Secondo un studio effettuato presso il dipartimento di Patologia e di Microbiologia e di Immunologia Molecolare in collaborazione con il Centro Johns Hopkins per la ricerca sulle malattie autoimmuni di Baltimora i futuri progressi nella terapia delle malattie infiammatorie del cuore possono essere basate su studi approfonditi sulla miocardite in modelli animali.

La miocardite, l'infiammazione del muscolo cardiaco, rappresenta attualmente uno dei problemi terapeutici più fastidiosi. Molti dei casi sono associati ad infezioni virali, e un appropriato trattamento può dipendere dal fatto che la malattia può essere di tipo infettivo, immunomediata, o entrambi.
La combinazione della biopsia endomiocardica con strumenti molecolari ed immunologici nuovi rappresenta una promessa futura per distinguere le diverse eziologie di miocardite, in tal modo, è possibile stabilire una guida dei trattamenti futuri.


In particolare in tale studio utilizzando un’infezione da virus Coxsackievirus B3 o una immunizzazione della miosina cardiaca, è stato possibile individuare alcuni punti critici che portano da un auto-limitata miocardite virale alla miocardite cronica autoimmune e, a volte, alla cardiomiopatia dilatativa.

La miocardite offre quindi l'opportunità di analizzare le complesse interazioni tra una infezione virale e una malattia autoimmune. Gli insegnamenti tratti dalle indagini negli esseri umani e nei modelli animali in possesso rappresentano una promessa per l’apertura di una nuova strada per la messa a punto di migliori trattamenti.
 

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