Per la prima volta è stato dimostrato che inibendo una proteina, la TAK-1, è possibile rendere 70 volte più sensibile il tumore del pancreas alla chemioterapia, aprendo la via allo studio di nuovi farmaci.
Questo significativo passo avanti nella ricerca su un tumore per cui ancora oggi non esistono trattamenti, si deve a Davide Melisi, ricercatore italiano in fase di rientro in patria dopo quattro anni di lavoro negli Stati Uniti. Melisi, che ha presentato la sua ricerca a Berlino per il Congresso Europeo di Oncologia (ECCO-ESMO), compie 33 anni il mese prossimo, ed è originario di Napoli, nel cui Istituto dei Tumori 'Fondazione Pascale' si trasferirà dal primo ottobre, proveniente dal 'M.D Anderson Center' di Houston, in Texas, dove ha lavorato a fianco dell' italo-americano James Abbruzzese, leader mondiale nella ricerca sul tumore del pancreas. Ha dimostrato - per il momento solo sugli animali da laboratorio - che modificando le cellule tumorali del pancreas e inibendo una particolare proteina chiamata TAK-1, il tumore diventa molto più sensibile all'azione della chemioterapia.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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