Non ci sono rischi di cancro per i pazienti che fanno uso di insulina glargine, che è usata da 100 mila persone in Italia: i pazienti che utilizzano il farmaco possono continuare la terapia, come conferma l'Agenzia Europea del Farmaco (Emea).
E' quanto si apprende da una dichiarazione condivisa della Società Italiana di Diabetologia (SID), Associazione Medici Diabetologi e Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. La possibilità di un aumento del rischio di tumore, soprattutto al seno, ipotizzata da studi europei appena pubblicati sulla rivista Diabetologia è tutta da confermare, si legge nella nota. L'allarme tumori è nato nei giorni scorsi, in seguito alla pubblicazione di quattro ricerche che indicherebbero un legame fra lo sviluppo di cancro e l'uso di insulina glargine, un analogo dell'insulina umana a lunga durata d'azione (basta una sola somministrazione nell'arco delle 24 ore) arrivato in commercio nel 2000. Complessivamente, gli studi hanno coinvolto circa 300.000 diabetici in trattamento con insulina, di cui oltre 30.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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