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Tumori: farmaco cancella impronte digitali, occhio in viaggi

Oncologia Redazione DottNet | 17/06/2009 12:15

Un farmaco chemioterapico, ancora molto utilizzato contro il cancro, può cancellare le impronte digitali. Causando problemi durante i viaggi internazionali. E' accaduto a un paziente di Singapore, fermato per 4 ore in aeroporto dall'Immigrazione Usa prima di avere il via libera all'ingresso negli States. Il caso è pubblicato sugli 'Annals of Oncology'.

A causare questo singolare effetto collaterale è la capecitabina. L'uomo a cui è stata 'cancellata l'identità' è un 62enne colpito da tumore alla testa e al collo. Era in cura con il chemioterapico da tre anni, per evitare che il cancro si ripresentasse, quando nel dicembre 2008 si è concesso un viaggio in Usa per andare a trovare dei parenti. La capecitabina può causare infiammazione cronica sui palmi delle mani o le piante dei piedi, con emorragie e la formazione di vesciche. Questo può portare alla cancellazione delle impronte. Proprio quello che è successo al sessantenne, "fermato nell'Ufficio immigrazione per 4 ore perché i funzionari non riuscivano a prendergli le impronte", racconta il suo medico, Eng-Huat Tan, del National Cancer Centre di Singapore.

"Ha avuto l'ok all'ingresso negli States solo quando è riuscito a dimostrare di non essere una minaccia per la sicurezza". Il medico avverte perciò i malati in trattamento con capecitabina, che devono partire per gli Usa, di arrivare in aeroporto con una nota del proprio oncologo. Se questo caso è stato pubblicato su una rivista scientifica, secondo lo specialista, molti altri pazienti riportano, nei blog o in altri siti Internet, la perdita d'identità dovuta al farmaco e alcuni hanno avuto problemi per entrare negli Usa, dove all'arrivo in aeroporto vengono prese le impronte digitali.
 

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