Secondo le analisi condotte da Greenpeace, il 79% dei campioni prelevati in Italia contiene almeno una delle 58 sostanze PFAS monitorate, con un impatto diretto sulla salute delle persone e sull’ecosistema
La Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo) richiama l’attenzione sul ruolo dei sistemi di depurazione per garantire acqua sicura. L’inquinamento da PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) nelle acque potabili italiane rappresenta una delle più gravi emergenze ambientali e sanitarie del nostro tempo. Recenti studi hanno evidenziato livelli allarmanti di queste sostanze in diverse regioni del Paese, con una presenza significativa anche nelle acque destinate al consumo domestico. Secondo le analisi condotte da Greenpeace, il 79% dei campioni prelevati in Italia contiene almeno una delle 58 sostanze PFAS monitorate, con un impatto diretto sulla salute delle persone e sull’ecosistema.
“I PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche) sono un gruppo di composti chimici artificiali utilizzati in numerosi processi industriali e prodotti di consumo, come rivestimenti antiaderenti (Teflon), tessuti impermeabili, schiume antincendio e imballaggi alimentari. Sono noti per la loro elevata persistenza nell’ambiente e nel corpo umano, motivo per cui vengono chiamati anche sostanze chimiche eterne (forever chemicals).
Di fronte all’inquinamento dell’acqua potabile, molte famiglie scelgono di acquistare acqua in bottiglia per proteggersi dai contaminanti. Tuttavia, questa – si legge in una nota – non è una soluzione sostenibile né efficace. Uno studio del 2024, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ha rilevato che ogni litro d’acqua imbottigliata analizzato conteneva tra 110.000 e 370.000 particelle di plastica, di cui il 90% erano nanoplastiche e il 10% microplastiche. Un’alternativa più sicura ed ecologica – prosegue il comunicato – è rappresentata dai sistemi di depurazione domestici, che permettono di ottenere acqua pura direttamente dal rubinetto, riducendo il consumo di plastica e garantendo un controllo più efficace sulla qualità dell’acqua consumata. Per affrontare questa crisi, la depurazione dell’acqua si pone come una soluzione essenziale per ridurre l’esposizione ai PFAS e ad altri contaminanti. Tecnologie avanzate di filtrazione possono contribuire a migliorare la qualità dell’acqua potabile, eliminando sostanze nocive e garantendo maggiore sicurezza per i consumatori.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, è fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della qualità dell’acqua potabile e dell’adozione di misure concrete per ridurre l’inquinamento da PFAS. Le istituzioni – conclude la nota – devono adottare normative più rigorose per la tutela della salute pubblica, mentre i consumatori possono fare scelte consapevoli per migliorare la sicurezza dell’acqua che utilizzano ogni giorno.
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