Canali Minisiti ECM

Certificati e telemedicina, Snami: un passo avanti, ma sarà di difficile applicazione e non ridurrà il carico burocratico

Sanità pubblica Redazione DottNet | 07/03/2025 13:54

Testa: “Il vero cambiamento sarebbe stato introdurre l’autocertificazione per i primi tre giorni di malattia, come lo SNAMI chiede fin dalla fine degli anni ’70"

"L’introduzione della possibilità di rilasciare certificati di malattia tramite telemedicina rappresenta un passo avanti, ma nella realtà sarà di difficile applicazione e non andrà a ridurre il carico burocratico per i medici di medicina generale" – dichiara Angelo Testa, Presidente SNAMI. La norma, prevede che la visita medica per il rilascio del certificato di malattia possa avvenire anche attraverso strumenti di telemedicina, soddisfacendo così il criterio della constatazione diretta da parte del medico. Tuttavia, SNAMI evidenzia che questa misura non affronti il vero problema: l’eccessivo peso burocratico che grava sui medici di famiglia.

"Il vero cambiamento sarebbe stato introdurre l’autocertificazione per i primi tre giorni di malattia, come lo SNAMI chiede fin dalla fine degli anni ’70 – continua Testa –. Questo  ridurrebbe le inutili incombenze amministrative, lasciando ai medici di medicina generale il tempo di occuparsi della salute dei pazienti, anziché di scartoffie". La telemedicina può essere un utile strumento integrativo, ma non può risolvere il problema strutturale di un sistema che continua a caricare i medici di compiti burocratici, distogliendoli dalla loro funzione clinica. SNAMI continuerà a battersi per soluzioni più efficaci, nell’interesse sia dei professionisti che dei cittadini.

Commenti

I Correlati

Onotri (Smi), “Continueremo ad impegnarci affinché diminuisca il carico burocratico per i medici di medicina generale e per il riconoscimento dell’auto certificazione dei primi 3 giorni di malattia"

Testa: "La situazione di grande confusione in cui versa la medicina generale non aiuta né ad arruolare nuovi medici né a trattenere quelli che già operano con fatica sul territorio"

"Investire da subito sulle risorse umane, sui medici di medicina dell’area convenzionata equiparando i loro stipendi a quelli europei, innalzando le tutele e garantendo maggiori diritti"

"Grande attenzione per i pazienti anziani, in aumento in Italia, che hanno proprio nella Medicina Generale il loro primo punto di riferimento” sottolinea Maurizio Cancian, Consigliere SIMG

Ti potrebbero interessare

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

Ultime News

Più letti