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PwC: In calo le operazioni M&A nel settore Health Industries nel 2024

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/02/2025 14:15

Cauto ottimismo sul 2025: Servizi diagnostici, consumer healthcare, nutraceutica e CDMO sono i settori più dinamici

Nel 2024 in Italia il settore delle Health Industries ha mostrato un’inversione di rotta nel numero di deal completati dopo il rimbalzo registrato nel FY23 (91 operazioni nel FY24 vs 118 operazioni nel FY23 e 96 nel FY22). Tale riduzione è da leggersi all’interno di un contesto ancora complesso per l’M&A che ha sofferto per le condizioni macroeconomiche avverse, tra cui alti tassi d’interesse, rallentamento dell’economia e dei risultati aziendali, difficoltà di accesso al credito e aspettative di prezzo da parte dei venditori ancora elevate.  Il graduale abbassamento dei tassi di interesse in Europa, la crescente pressione sui dealmakers per investire l’ampia liquidità a loro disposizione ed il dinamismo delle aziende farmaceutiche nazionali inducono ad un cauto ottimismo in vista del 2025.

Servizi diagnostici, consumer healthcare, nutraceutica e CDMO rimangono i settori più dinamici. È quanto emerge dal PwC Global & Italian M&A Trends nel settore Health Industries 2024 e Outlook 2025. Nicolò Brombin, Partner PwC Italia e HI Deals Leader, commenta: "In un contesto macro ancora complesso e di incertezza economica, il settore Health Industries italiano continua a mostrare una forte attrattività nonostante la riduzione del numero di operazioni concluse registrata nel 2024 che appare derivare più da un temporaneo rallentamento/slittamento di alcuni processi di vendita piuttosto che ad un minor interesse nel settore sanitario e farmaceutico nostrano".

"Le aziende farmaceutiche nazionali – spiega Brombin - hanno continuato a sfruttare l’ampia cassa a disposizione per fare acquisizioni strategiche volte principalmente ad ampliare l’offerta di prodotti, colmare gap nel portafoglio esistente, rafforzare e completare la pipeline. Queste dinamiche sono destinate a continuare nel 2025 unitamente a possibili deal trasformativi che potrebbero coinvolgere alcune delle principali aziende farmaceutiche nazionali dove si attendono dei riassetti nella compagine societaria. Non si deve poi dimenticare il crescente focus dei fondi di Private Equity per il settore Health Industries, resiliente, profittevole ed anticiclico. Questo, unitamente alla liquidità in loro possesso e ad una crescente pressione ad investirla, dovrebbe sostenere l’attività di M&A nel settore Health Industries nel 2025". 

Attività di M&A nel 2024 

A livello globale, l’attività di M&A nel 2024 ha registrato una contrazione nel settore Health Industries pari al 20% circa ed al 30% a livello di valore complessivo.  In Italia il settore Health Industries ha concluso il 2024 con 91 operazioni annunciate, in diminuzione rispetto al 2023 (118), mostrando una contrazione di volumi (-23%) in linea con il mercato globale. Tale riduzione ha riguardato sia il segmento Health Services (30 operazioni nel 2024 vs. 45 nel 2023), sia quello del Pharma & Life Sciences (61 operazioni nel 2024 vs. 73 nel 2023).

Le principali operazioni annunciate nel periodo FY24 sono state Recordati/Enjaymo (Sanofi), DOC Generici/Muscoril (Sanofi), Alfasigma/Jyseleca Business, Fidia farmaceutici/Sanofi Global Gynecology & Gastroenterology Brands Portfolio, Ceres Pharma/Aescolapius Farmaceutici, SPA Società Prodotti Antibiotici/Idi Farmaceutici, ICG/Vision Group, Ardian/ Vista Vision, Montefiore Investment/Demenego, Safilo/Marcolin SpA, Luxottica/Espansione Group, Ardian/Masco Group, 21Invest/Omega Pharma Srl, Charme Capital/Animalia, Dea Capital/COC Farmaceutici, Nutracare Group/Sochim, Fondo Italiano/Intrauma. Inoltre, è continuata l’attività di aggregazione di alcune delle principali piattaforme di servizi sanitari nazionali come Bianalisi, Lifenet, Affidea e Over. 

Il 45% delle 91 operazioni annunciate nel 2024 è stata completato da investitori finanziari, con una incidenza leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti (54% nel 2022 e 2023), mentre il 2024 ha registrato una maggiore attività da parte di investitori strategici (55% delle operazioni chiuse).  

Analisi M&A per segmento:

Continua inoltre il trend che vede sempre più pazienti affidarsi alla sanità privata per accorciare i tempi di attesa divenuti spesso estremamente lunghi nelle strutture sanitarie pubbliche. Questo trend, in chiara accelerazione dopo il Covid, rappresenta un’opportunità per gli operatori privati di attrarre nuovi pazienti ed accrescere ricavi e margini. Rimangono tuttavia delle importanti sfide per il settore dei servizi sanitari, a partire dalla strutturale carenza di personale medico ed infermieristico e la conseguente pressione sui costi del personale anche accentuata dalle recenti dinamiche inflattive, oltre all’aumento generale dei costi operativi solo in parte ribaltato sui pazienti privati poiché le tariffe delle prestazioni erogate ai pazienti pubblici sono rimaste pressoché invariate.  

Queste sfide fungeranno da ulteriore acceleratore per le aggregazioni in essere, convincendo molti operatori di dimensione medio-piccola ad entrare a far parte di gruppi più grandi con la possibilità di creare valore attraverso efficienze di costo, cross selling, ampiamento dei servizi, centralizzazione del procurement e digitalizzazione dei processi, oltre al crescente utilizzo dell’AI, tutti elementi che giocheranno un ruolo determinante per contrastare la pressione sui margini dei business sanitari. 

I fondi di Private Equity hanno confermato il forte interesse per il settore dei CDMO (contract development and manufacturing organisation) che ha visto l’acquisizione di COC Farmaceutici da parte di DeA Capital e di Sochim da parte di Nutracare Group (Detressangle Capital), della nutraceutica (21Invest/Omega Pharma, Labomar/ Laboratorios Entema SL) e dei medical devices (acquisizioni finalizzate dal gruppo Numantec di White Bridge).

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