Lo studio ha dimostrato che è possibile misurare la quantità di Timp1 a livello del liquor, un liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale
Un passo avanti nella lotta contro il cancro è stato annunciato a Torino. E si misura sulla distanza di una proteina. Il progetto di ricerca europeo Rise-Brain, al quale hanno preso parte anche due specialisti della Città della Salute e dell'Università del capoluogo piemontese, ha portato all'identificazione di uno dei meccanismi che contribuiscono alla formazione delle metastasi cerebrali.
Le ricadute possono essere di grande portata: il perfezionamento delle prognosi, la scelta dei percorsi terapeutici e l'approfondimento di nuovi approcci legati all'immunoterapia sono alcuni degli esempi. È una proteina chiamata Timp1, o meglio ancora il suo comportamento, a concentrare l'attenzione dei ricercatori.
"Le metastasi cerebrali - spiegano dalla Città della Salute - sono molto frequenti in alcuni tipi di tumori e sono associate a un decorso particolarmente aggressivo. In quelli polmonari possono interessare fino al 30% dei pazienti. L'immunoterapia è stata una rivoluzione che ha consentito miglioramenti significativi nelle prognosi anche in fase avanzata della malattia, ma i risultati, fino ad oggi, restavano variabili e difficilmente prevedibili nel singolo caso". Almeno due, adesso, sono le strade che si aprono di fronte a questa scoperta.
Lo studio ha dimostrato che è possibile misurare la quantità di Timp1 a livello del liquor, un liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale: un prelievo liquorale, relativamente semplice e poco invasivo, dovrebbe quindi permettere di identificare i pazienti con maggiore probabilità di rispondere al trattamento attraverso un approccio di biopsia liquida. Inoltre il meccanismo che stoppa la controreazione immunitaria potrà diventare un bersaglio per nuovi approcci di immunoterapia capaci di controllare la progressione del tumore.
Alla ricerca, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cancer Discovery, hanno lavorato da Torino il professor Luca Bertero, del dipartimento di Scienze mediche dell'Ateneo subalpino, e la dottoressa Alessia Pellerino, dell'ospedale Molinette. Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute, parla di "scoperta importantissima che potrà dare una svolta nelle terapie delle metastasi cerebrali". "Ancora una volta - sottolinea l'assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi - si dimostra quanto la Sanità piemontese riesca a conciliare al massimo sia la parte assistenziale sia quella della ricerca".
L'obiettivo è offrire ai pazienti operati per un cancro del colon (di stadio II ad alto rischio e stadio III operabile) una terapia più mirata alle caratteristiche molecolari della loro malattia
Unfer: "Una campagna vaccinale mirata potrebbe sconfiggere il tumore, che ogni anno causa la morte di migliaia di donne"
In cura 1.400 pazienti leucemie-mielomi. Ottimismo medici a 5 anni da inizio
La Presidente Selvi: vogliamo offrire alle persone strumenti di conoscenza e sensibilizzare al ruolo fondamentale della prevenzione e della diagnosi precoce per mantenere una vita sana e longeva
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Lo studio ha dimostrato che è possibile misurare la quantità di Timp1 a livello del liquor, un liquido circolante a livello cerebrale e nel midollo spinale
Un intervento innovativo frutto della collaborazione del Centro Ipertensione Arteriosa e Malattie Cardiovascolari, diretto dal professor Riccardo Sarzani, con la Radiologia Clinica ed Interventistica guidata dal dottor Enrico Paci
Soffrire di ipertensione, di fibrillazione atriale, fumare. Li ha identificati uno studio appena pubblicato sulla rivista 'Neurology' sulla base dei dati della ricerca internazionale 'Interstroke'
Il sindacato dei medici chiederà agli iscritti di segnalare ogni applicazione illegittima della norma ed eventuali richieste di restituzione di somme per turni di lavoro notturno già svolti
Commenti