“Nella convenzionata questa tassa vale oltre 160 milioni di euro l’anno su farmaci che, per oltre il 30% hanno un prezzo ricavo industria di qualche euro, quando ci arriva”
“Siamo vittima del payback, sia in farmacia che in ospedale, arrivato, per la spesa per acquisti diretti, al 18% del fatturato per prodotti come i farmaci equivalenti e biosimilari che contribuiscono ogni giorno a generare concorrenza e che, andando a gara, subiscono già il massimo possibile ribasso”. Lo ha detto Stefano Collatina, intervenendo all’ Healthcare Summit 2024 del Sole24Ore e sottolineando che si tratta di “una tassa occulta che pesa drammaticamente nel bilancio tra costo di produzione e prezzo di vendita”. “Nella convenzionata - ha spiegato - questa tassa vale oltre 160 milioni di euro l’anno su farmaci che, per oltre il 30% hanno un prezzo ricavo industria di qualche euro, quando ci arriva” .
Per Collatina c’è la necessità di ricevere dalle istituzioni “un segnale urgente per sostenere le aziende della filiera farmaceutica, in particolare per quelle che producono farmaci fuori brevetto, affinché possano continuare a garantire la disponibilità di terapie essenziali per le patologie croniche”.
“E’ necessario fermarsi ora, sgombrare il campo da misure pericolose e programmare fin da subito interventi concreti di sostegno per tutta la filiera farmaceutica, a partire dalle risorse per i tetti di spesa. Il tempo è scaduto, dopo due anni di annunci ci aspettavamo questo e non misure che ci penalizzano. Serve una strategia ed un cambio di paradigma per definire le priorità ed un progetto concreto per la farmaceutica e la sua filiera” ha concluso Collatina.
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