Lo studio, pubblicato su Circulation, ha coinvolto 14.761 volontari che indossavano dispositivi di monitoraggio dell'attività fisica come smartwatch
Aggiungere pochi minuti di esercizio alla routine quotidiana, come salire le scale o andare in bici o fare una corsa per brevi distanze, potrebbe contribuire a ridurre la pressione sanguigna: i miglioramenti si vedono con soli cinque minuti aggiuntivi di attività al giorno, secondo un nuovo studio dei ricercatori della UCL e dell'Università di Sydney. Lo studio, pubblicato su Circulation, ha coinvolto 14.761 volontari che indossavano dispositivi di monitoraggio dell'attività fisica come smartwatch. L'ipertensione, che indica livelli di pressione sanguigna costantemente elevati, colpisce 1,28 miliardi di adulti ed è una delle principali cause di morte prematura a livello globale.
Uno studio dell'università dell'Arkansas rileva come il fumo prodotto dalle sigarette elettroniche, anche privo di nicotina, abbia effetti dannosi sul sistema vascolare
"Si innesca la vasocostrizione per cercare di mantenere il corpo a determinate temperature e questo comporta l'aumento delle restrizioni vascolari e quindi la fatica del cuore perché lavora di più"
Uno studio svedese suggerisce che la presenza di problemi a livello cardiaco possa accelerare il declino cognitivo
Un intervento innovativo frutto della collaborazione del Centro Ipertensione Arteriosa e Malattie Cardiovascolari, diretto dal professor Riccardo Sarzani, con la Radiologia Clinica ed Interventistica guidata dal dottor Enrico Paci
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Tra i premiati presenti i rappresentanti della sanità nazionale e internazionale, professionisti del settore, giornalisti, operatori sanitari, direttori generali e associazioni di categorie
Dal1° gennaio 2025, ai sensi dell’articolo 33 del decreto, partirà una sperimentazione che durerà un anno, in 9 province italiane. Dal 2026 interesserà tutto il Paese
ll paziente, affetto da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico da 10 anni, è rientrato a casa dopo 5 giorni di degenza con ottima funzione renale e in eccellenti condizioni generali
Indagine pubblicata su ERJ Open Research
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