la Società Italiana della Riproduzione Umana commenta il fenomeno e sottolinea il contributo della procreazione medicalmente assistita alle nascite nazionali e l’urgenza dell’introduzione dei LEA
"La significativa diminuzione delle nascite in Italia è un fenomeno allarmante che solleva preoccupazioni riguardo alle politiche sociali e demografiche del Paese. Nel 2023, il numero totale di nascite è sceso a 379.890, con una riduzione di 13.000 nati rispetto all'anno precedente, continuando un trend negativo che dura da oltre un decennio e che ha raggiunto il valore di -34,1% rispetto al 2008. Questo calo di natalità ha gravi conseguenze sull'equilibrio demografico, sul sistema pensionistico e sulla forza lavoro" è il commento della Prof. ssa Paola Piomboni, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) sui recenti dati diffusi dall’ISTAT.
"Cambiamenti culturali e sociali, come l'aumento dell'età media per la nascita del primo figlio (31,7 anni) e una diminuzione delle nascite da genitori stranieri, riflettono l'instabilità economica e l'assenza di sicurezza lavorativa.
"È importante sottolineare che in Italia il contributo delle nascite frutto della procreazione medicalmente assistita (PMA) rispetto a quelle della popolazione in generale è di oltre il 4%, con picchi in alcune regioni come la Toscana e la Lombardia pari al 7% - aggiunge il Dottor Antonino Guglielmino, tra i fondatori della SIRU – I migliori risultati che si riscontrano in questi due territori sono dovuti alla possibilità di accedere ai servizi pubblici di fecondazione assistita, ossia senza costi a carico delle coppie. Diventa, quindi, sempre più urgente l’attivazione della PMA nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che stiamo aspettando ormai dal 2017. In questo modo, sarebbe garantito su tutto il territorio nazionale l’accesso ai trattamenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, con un conseguente aumento delle nascite. Il nostro ambizioso auspicio è quello di eguagliare la Danimarca, dove i bambini nati vivi da PMA rappresentano oltre il 10% del totale nazionale".
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Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
Senza DRG, i pazienti non hanno accesso a farmaci e monitoraggio
Il Gruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e pratiche cliniche innovative, come la telemedicina
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
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Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro
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I pazienti trattati hanno perso in media il 15,7% del peso corporeo rispetto al 2,2% di chi assumeva un placebo. Inoltre, migliora i sintomi di insufficienza cardiaca, questo include una riduzione delle limitazioni fisiche
Lo afferma uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Allergy and Clinical Immunology e sul Journal of Allergy and Clinical Immunology
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