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Infezioni respiratorie e antibiotici: correlazioni e prescrizioni.

Infezioni Respiratorie Redazione DottNet | 05/09/2024 10:42

Le intezioni respiratorie meritano un approccio terapeutico tempestivo e attento, che non prevede necessariamente l'utilizzo di farmacia, con particolare riferimento alla classe degli antibiotici.

Le infezioni delle vie respiratorie (RTI) sono comuni nei pazienti pediatrici ed è essenziale prestare la giusta attenzione al fine di riconoscerle e gestirle tempestivamente. La maggior parte di esse sono causate da virus e generalmente si risolvono entro pochi giorni.

Trattare in maniera pertinente un’infezione respiratoria, tuttavia, non significa intervenire sin da subito con l’utilizzo di farmaci, con particolare riferimento alla classe degli antibiotici, che hanno effetti minimi o nulli sulla durata e la gravità dei sintomi e che possono essere associati anche ad effetti collaterali. Inoltre l’uso inappropriato degli antibiotici ha comportato un aumento delle resistenze, che potenzialmente li rende inefficaci per il trattamento delle infezioni, anche le più comuni. Tutto ciò aumenta la pericolosità delle operazioni chirurgiche ormai divenute di routine.

Infatti, negli ultimi tempi, a causa del diffuso utilizzo non necessario di antibiotici, la classe medica ha adottato una politica di riduzione per la prescrizione di antibiotici per le RTI.

A riprova che gli antibiotici debbano essere utilizzati in maniera mirata e attenta, al fine di preservarne l’efficacia e che continuino ad essere importanti componenti di una strategia di controllo delle malattie infettive, riproponiamo la ricerca condotta da Gulliford e colleghi, pubblicata sul BMJ. Inoltre tale approccio riduce anche significativamente gli effetti collaterali, tra i quali ricordiamo eruzioni cutanee, diarrea e vomito, mentre in rari casi si può verificare l’anafilassi.

Dall’analisi dei dati provenienti da 610 medici di medicina generale del Regno Unito in 10 anni, con più di quattro milioni di pazienti, lo studio del professor Gulliford ha dimostrato che la riduzione della prescrizione di antibiotici per le infezioni del tratto respiratorio - come tosse, raffreddore, mal di gola e otite - non è associata ad un aumento delle più gravi complicanze batteriche, come la meningite.

In pratica, è stato osservato che gli studi con i tassi più bassi di prescrizione di antibiotici

  • non hanno riportato tassi più elevati di complicazioni batteriche gravi (come meningite, mastoiditi, empiema, ascesso cerebrale o sindrome di Lemierre).
  • presentavano tassi leggermente più elevati di polmonite e tonsillite, condizioni che si sono dimostrate facilmente curabili con antibiotici, una volta identificati.

I ricercatori hanno inoltre stimato che se uno studio a cui afferiscono 7.000 pazienti riducesse del 10% le prescrizioni di antibiotici per le RTI, si potrebbe verificare

  • un caso di polmonite in più ogni anno
  • un caso in più di ascesso peritonsillare ogni 10 anni.

Per la maggior parte delle complicanze emerse non è stato richiesto il ricovero ospedaliero ed hanno risposto bene al trattamento antibiotico prescritto. Pertanto, pur verificatosi un tasso di complicanze non comune, non è giustificata la prescrizione diffusa di antibiotici per situazioni cliniche inizialmente non complicate, come le condizioni legate alle infezioni respiratorie. In poche parole sarebbe preferibile non utilizzare gli antibiotici come trattamento di prima linea.

Il professor Martin Gulliford ha sottolineato che “l’abuso di antibiotici nel presente potrebbe tradursi in un aumento delle infezioni da batteri resistenti in futuro. I nostri risultati suggeriscono che la riduzione delle prescrizioni non è associata ad alcun aumento del rischio di complicazioni più gravi. Si possono riscontrare tassi leggermente più elevati di polmonite e ascesso peritonsillare, ma entrambe queste complicanze possono essere facilmente trattate una volta identificate”.

Fonte

  • Gulliford M.C., Moore M.V., Little P. et al. Safety of reduced antibiotic prescribing for self limiting respiratory tract infections in primary care: cohort study using electronic health records. The bmj | BMJ 2016;354:i3410 | doi: 10.1136/bmj.i3410
  • Shah S. and Sharieff G.Q. Pediatric Respiratory Infections Emergency Medicine Clinics of North America 25 (2007) 961–979

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