"Ho spiegato alle regioni che non c’è nessuna voglia da parte mia e del governo centrale di andare ad occupare spazi"
Già dall'autunno si potrebbe avere un "visibile miglioramento" sul taglio delle liste d'attesa, "problema non solo annoso ma anche doloroso per i cittadini, probabilmente una delle questioni più sentite e sofferte per quanto riguarda il mondo della sanità". Un cronoprogramma che avanza e che si dovrebbe concludere nell'arco di due mesi dopo il lavoro in atto sui provvedimenti del decreto-legge varato dal governo. E da gennaio 2025 anche lo stop al tetto delle assunzioni perché "non si può pensare di abbattere le liste d'attesa non incrementando il numero degli operatori sanitari nel servizio sanitario nazionale", e un nuovo calcolo basato sul fabbisogno. Con la possibilità, nel frattempo, per le regioni che hanno la capacità economica, di assumere più personale sociosanitario, del 5% in più. "Da 20 anni si parla di un anno per una tac ed è una vergogna che ancora oggi ci vogliano 2 anni per una mammografia"
. Il ministro della salute, Orazio Schillaci, ospite di Bruno Vespa al 'forum in masseria' a Manduria, in Puglia, fa il punto sul piano contro le liste d'attesa e approfitta per fare qualche puntualizzazione: "Nessun motivo elettorale" dice, il lavoro è iniziato in "tempi non sospetti", ci sono "atti del ministro Giorgetti e del sottoscritto del gennaio 2023".
Un punto che ha avuto il consenso dei cittadini che sul decreto, in base ai dati di un sondaggio citato da Schillaci, "hanno espresso un gradimento dell'86%". Altro pilastro il Cup unico pubblico-privato convenzionato. Per fine luglio Schillaci ha annunciato poi, la definizione con il Mef di quello che sarà "il fondo sanitario nazionale". "Vorremmo - ha detto - che una parte fosse destinata per specifici argomenti", aumentando per esempio la percentuale da destinare alla prevenzione", oggi il 5% "ma in realtà le regioni spendono molto meno", e una parte da destinare alla salute mentale. Tema quest'ultimo per il quale, ha riferito il ministro, "si sta valutando l’opportunità di attivare una piattaforma simile a quella usata per il monitoraggio sulle liste d'attesa". Infine, il capitolo della spesa sanitaria: "Ci vogliono più soldi ma non può essere l'unico parametro", ha detto Schillaci.
Il tema è il welfare. "Andiamo a vedere quanto spendono quegli stessi paesi che investono di più in sanità, per esempio nel sistema pensionistico". E ancora: "il Def del governo Draghi portava la spesa sanitaria rispetto al Pil al 6,2%, il governo di cui faccio parte lo ha portato al 6,8%. Dire per legge che portiamo al 7,5% il Pil per la spesa sanitaria è realizzabile ma se accade una cosa come durante la pandemia, il Pil scende, paradossalmente mettiamo meno soldi sul servizio sanitario". Critiche le opposizioni. Secondo la capogruppo di avs alla camera, Luana Zanella "il decreto parifica le strutture private a quelle pubbliche" mentre per il capogruppo del m5s in commissione affari sociali alla camera, Andrea Quartini, "il ministro continua a ripetere la litania del finanziamento record, che sembra imbarazzante smontare ogni volta". Per la coordinatrice nazionale di Italia viva, Raffaella Paita, "Schillaci annuncia interventi che non ci sono. Occorre il Mes per salvare il sistema".
Il progetto è promosso da Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti e realizzato con il PIC4SeR del Politecnico di Torino e ABzero
Sono un grave onere sociale ed economico, ma manca ad oggi una rete clinica dedicata all’allergologia che possa contrastare il loro impatto sulla vita dei cittadini
Aumentano i posti letto. Cresce l’offerta sanitaria in qualità e innovazione
L’insoddisfazione è legata principalmente alla difficoltà di accesso alle visite mediche, ma non mette in discussione la fiducia nei confronti degli operatori sanitari
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Lo studio PACE-A è il primo studio randomizzato che ha confrontato la radioterapia con la prostatectomia in pazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato
"Questa campagna vaccinale sarà particolarmente importante. Sembra infatti, dalle previsioni pubblicate, che l'influenza sarà particolarmente aggressiva”
Si chiamano NGS, Next Generation Sequencing, e possono essere preziose per il 70% dei neonati venuti al mondo con problemi che non permettono di vivere autonomamente: quelli che hanno geni difettosi
Il progetto è promosso da Fondazione DOT – Donazione Organi e Trapianti e realizzato con il PIC4SeR del Politecnico di Torino e ABzero
Commenti