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Giappone, 81 morti potenzialmente legati all'uso d'integratori con riso rosso fermentato

Sanità pubblica Redazione DottNet | 28/06/2024 15:45

Ad aprile segnalati 5 morti, ora altri 76 casi sotto esame

Il produttore di integratori sanitari Kobayashi Pharmaceutical ha annunciato che sta esaminando i casi di altri 76 decessi potenzialmente legati ai suoi integratori alimentari anti-colesterolo contenenti riso rosso fermentato o "beni koj. rammaricandosi per "l'ansia e la paura" provocati nei pazienti ha deciso di ritirare i suoi prodotti dal commercio. "Abbiamo ricevuto 1.656 richieste da persone che hanno cercato assistenza medica e abbiamo 76 casi sotto indagine per un collegamento (causale) con le morti", si legge in una nota della società farmaceutica. Molte persone che avevano consumato questi integratori alimentari sono state ricoverate in ospedale. A marzo scorso si era diffusa la notizia di 5 morti a causa dell'assunzione dell'integratore.

Il riso rosso fermentato contiene un principio attivo naturale molto efficace per contrastare il colesterolo nel sangue ed è utilizzato in alternative ai medicinali tradizionali a base di statine. Studi medici pur confermando le sue proprietà curattive hanno messo in evidenza il rischio di danni agli organi a seconda della composizione chimica dell'ingrediente. Il primo ministro Fumio Kishida si è impegnato a prendere in considerazione "tutte le misure possibili" per prevenire incidenti simili se fosse confermato che le morti dipendono dall'uso di quei prodotti. Il presidente della società farmaceutica Akihiro Kobayashi ha promesso che la sua azienda dedicherà tutte le sue energie per appurare i fatti. Kobayashi Pharmaceutical fornisce riso rosso fermentato a circa altre 50 aziende in Giappone e due a Taiwan: alcune di queste hanno ritirato preventivamente i prodotti alimentari contenenti l'ingrediente, tra cui un sake rosa e un condimento per l'insalata.

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Il 26 ottobre 2023, la società è stata sottoposta a indagini, ma i risultati delle stesse non sono ancora stati divulgati dal Ministero della Salute giapponese. La Kobayashi Pharmaceutical ha dichiarato che una sostanza “non intenzionale” presente nei lotti di integratori prodotti tra luglio e ottobre dell’anno precedente potrebbe essere la causa delle intossicazioni. L’identificazione dei numeri di serie sugli integratori acquistati dalle vittime ha rafforzato l’ipotesi che questa sostanza indesiderata sia finita nei prodotti ritirati dal mercato. La comunità giapponese è sconvolta dalla portata di questa tragedia, che ha messo in luce gravi lacune nei controlli di qualità e sicurezza alimentare.

Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno emesso avvisi alla popolazione per evitare l’acquisto e il consumo di integratori alimentari non certificati. La vicenda ha anche portato a un incremento delle richieste di regolamentazione più severa e controlli più stringenti sui prodotti alimentari e integratori sul mercato giapponese. Lo scorso aprile, Kobayashi Healthcare Europe Limited ha rilasciato una nota ufficiale per chiarire che non produce, importa o distribuisce prodotti alimentari contenenti “Beni-Koji” nel Regno Unito e nell’Unione Europea. I marchi di punta dell’azienda, come Cura-Heat, Kool ‘n’ Soothe, Clearwipe e Hothands, sono totalmente privi di questo ingrediente.

I prodotti con Beni-Koji sono destinati principalmente al mercato giapponese. La decisione di richiamare volontariamente “Beni-Koji Cholestehelp” è arrivata in seguito a segnalazioni di gravi problemi di salute. La società invita i consumatori a interrompere immediatamente l’uso dei prodotti e a contattare l’azienda per le procedure di reso. Questa misura precauzionale è stata adottata per garantire la sicurezza dei clienti, sebbene l’esatta correlazione tra il prodotto e i problemi di salute segnalati sia ancora oggetto di indagine. Attualmente, non ci sono indicazioni che tali prodotti siano commercializzati in Italia o nel resto d’Europa, confermando così l’assenza di rischio per i consumatori europei.


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