Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

La ricerca italiana premiata negli Usa, tre oncologi sul podio

Professione Redazione DottNet | 02/06/2024 15:47

Sono tutti under-40. "L'obiettivo è lavorare nel nostro Paese"

 Sono tre i ricercatori italiani under-40 selezionati per salire sul podio della ricerca oncologica mondialescelti dalla commissione della Società americana di oncologia clinica (Asco) che apre oggi il proprio congresso annuale a Chicago, il maggiore appuntamento del settore al quale partecipano oltre 40mila oncologi e specialisti da tutto il mondo. Lavorano in ospedali in Italia, hanno già una lunga esperienza di studio alle spalle e riceveranno il prestigioso premio Conquer Cancer Foundation Merit Award Asco per i loro lavori, giudicati di "elevato interesse ed innovatività" per le ricadute potenziali sui pazienti. Fanno parte di una rosa di 133 premiati e grande è la loro emozione.     Ad accomunarli, oltre alla passione per la ricerca, è anche un preciso obiettivo: fare esperienze internazionali per poi, però, ritornare in Italia e lavorare nel nostro Paese. Non si sentono insomma dei 'cervelli in fuga' ma, piuttosto, 'cervelli made in Italy' con un progetto di vita e lavoro tutto italiano.

 Federica Gattazzo, 27 anni, è dottoranda all'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Cremona. "Attualmente sono a Parigi per una borsa di ricerca. Sono emozionata per questo premio e mi sento un pò 'piccola' rispetto all'importanza dell'Asco e dei nomi di grande esperienza che ci saranno - racconta all'ANSA -. Il mio progetto è completare il dottorato ed in seguito vorrei restare in Italia per mettere a frutto le mia professionalità". Lo studio, di cui è primo autore, è in collaborazione con il Gustave Roussy Cancer Center di Parigi: "Riguarda pazienti in trattamento con immunoterapia per tumore al polmone e al rene. Abbiamo osservato che il microbiota - l'insieme dei batteri presenti nell'intestino - influenza l'immunoterapia. L'obiettivo è verificare quale sia l'impatto del microbiota sui linfociti T del sistema immunitario e la correlazione con la risposta alla terapia immunoterapica per sviluppare nuove strategie antitumorali basate sul microbiota".

Anche Andrea Vanzulli, specializzando all'Istituto nazionale tumori di Milano, ha 27 anni: "Mi occupo in particolare di tumori rari e sarcomi. Sono già stato in Usa e conto di tornare ad Harvard per un nuovo progetto di ricerca, ma l'obiettivo è poi rientrare in Italia e lavorare in qualche modo al servizio del mio Paese". Lo studio premiato, di cui è primo autore, spiega, "rivaluta i parametri con cui si misura l'efficacia dei farmaci nei tumori solidi e si decidono le terapie per i pazienti. Si tratta dei cosiddetti criteri Recist, utilizzati anche ai fini dell'approvazione dei nuovi farmaci. I Recist stabiliscono che un farmaco 'funziona' se il tumore si riduce del 30%. Rappresentano però categorie troppo rigide, che escludono dalle terapie molti pazienti che magari non rientrano, anche se di poco, nel parametro del 30% di riduzione della massa tumorale. Nello studio valutiamo invece la variazione esatta del tumore per predire la prognosi, senza limitarci alla griglia dei Recist. Questo ha un importante risvolto pratico per i pazienti poichè l'obiettivo è decidere le cure in modo personalizzato e non rigido".

Sul podio anche Antonio Marra, 33 anni, dell'Istituto europeo di oncologia di Milano. "Ho fatto esperienza all'estero ed in Usa ed è stata una crescita, ma il mio progetto è lavorare nel mio Paese per contribuire a promuovere la nostra ricerca", afferma. Lo studio premiato è stato condotto dal team di Marra in collaborazione con il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. "Abbiamo individuato - spiega - un sottogruppo di donne con tumore al seno caratterizzato da un'alterazione genomica, l'amplificazione di ciclina E1, resistente alla terapia standard, e dimostrato le potenzialità di nuovi trattamenti personalizzati. Tali tumori sono infatti sensibili ad alcune molecole in sperimentazione che vanno a bloccare direttamente le cellule con questa alterazione.     Lo studio ha considerato un campione di 5mila donne. Nel modello preclinico si è vista l'efficacia delle nuove terapie ed ora avvieremo uno studio clinico". Sono tumori che colpiscono in Italia il 3-7% delle donne con cancro al seno ogni anno. Si tratta cioè di "oltre 60mila pazienti l'anno che in futuro - conclude - potranno avere un'arma in più con dei trattamenti personalizzati".

Commenti

I Correlati

Solo 1 paese su 3 dei 53 Stati membri della Regione ha implementato un piano d'azione sulla sicurezza e sulla qualità della cura

I dati raccolti rivelano un forte interesse per la medicina del territorio, accompagnato da bisogni formativi specifici e diverse visioni sul futuro professionale

Questa partnership strategica unirà le competenze di due leader all’avanguardia nel trattamento dei tumori, con l'obiettivo di rivoluzionare le cure oncologiche attraverso la BNCT, una nuova radioterapia mirata

Cavaliere: "Non possiamo che ringraziare il ministro Schillaci, il sottosegretario Gemmato e gli uffici ministeriali per la loro azione rapida e incisiva, che ha portato al ritiro dell’emendamento in questione"

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"