"Si tratta di un piccolo studio, ma ci rassicura sul fatto che il consumo di uova è consentito per quanto riguarda gli effetti sui lipidi nell'arco di quattro mesi, anche in una popolazione ad alto rischio"
Sode, in camicia, o strapazzate, le uova non influiscono negativamente sul colesterolo. A dimostrarlo uno studio prospettico e controllato presentato alla Sessione Scientifica Annuale dell'American College of Cardiology. Nonostante molti esitino a mangiarle per il timore che possano aumentare i livelli di colesterolo ed essere dannose per la salute del cuore, lo studio ha rilevato, in un periodo di quattro mesi, livelli di colesterolo simili tra coloro che mangiavano uova più giorni a settimana e chi non le mangiava affatto. I ricercatori hanno arruolato un totale di 140 pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari, nello studio Prosperity, che mirava a valutare gli effetti del consumo di 12 o più uova alla settimana, rispetto a una dieta priva di uova, con un consumo inferiore a due uova alla settimana, sul colesterolo HDL e LDL, nonché su altri marcatori chiave della salute cardiovascolare, per un periodo di studio di quattro mesi.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
Colivicchi: "Tutti dovrebbero conoscere i propri valori di colesterolo nel sangue, facendo attenzione al colesterolo LDL; infatti, questo potrebbe portare a gravi e irreversibili problemi di salute”
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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