Entro il 2026 previsti oltre 11.400 pensionamenti
Mancano oltre 3.100 medici di medicina generale, con situazioni più critiche nelle grandi Regioni del Nord. La stima è della Fondazione Gimbe in base ai dati riferiti al primo gennaio 2023, secondo i quali la carenza è precisamente di 3.114 medici di famiglia: in Lombardia (-1.237), Veneto (-609), Emilia Romagna (-418), Piemonte (-296), oltre che in Campania (-381). I calcoli di Gimbe si basano sul rapporto di 1 medico di medicina generale ogni 1.250 assistiti (valore medio tra il massimale di 1.500 e l'attuale rapporto ottimale di 1.000) e utilizzano le rilevazioni della struttura interregionale sanitari convenzionati. Inoltre, secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, tra il 2023 e il 2026 sono 11.
"L'allarme sulla carenza dei medici di base- afferma Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe - oggi riguarda tutte le Regioni ed è frutto di un'inadeguata programmazione che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi. Così oggi spesso diventa un'impresa poter scegliere un mmg vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, in particolare di anziani e fragili".
Tenendo quindi conto dei pensionamenti attesi e del numero di borse di studio finanziate per il corso di formazione in medicina generale - evidenzia Gimbe - è stata stimata la carenza di medici di famiglia al 2026, anno in cui dovrebbe 'decollare' la riforma dell'assistenza territoriale prevista dal Pnrr. Considerando l'età di pensionamento ordinaria di 70 anni e il numero borse di studio messe a bando per gli anni 2020-2023 comprensive di quelle del Dl Calabria per cui si sono presentati candidati, nel 2026 il numero dei mmg diminuirà in media di 135 unità rispetto al 2022, ma con nette differenze regionali. In particolare saranno tutte le Regioni del Sud (tranne il Molise) nel 2026 a scontare la maggior riduzione di mmg: Campania (-384), Puglia (-175), Sicilia (-155), Calabria (-135), Abruzzo (-47), Basilicata (-35), Sardegna (-9,) oltre a Lazio (-231), Liguria (-36) e Friuli Venezia Giulia (-22).
Ma in molte regioni italiane l’infrastruttura tecnologica è carente, e molti studi medici non sono ancora adeguatamente attrezzati per affrontare una digitalizzazione completa
Il Ministro: "L'alternativa alle strutture di emergenza è l'assistenza sul territorio, su cui stiamo investendo con le case di comunità"
Scotti (Fimmg): Condividiamo la lettura di Schillaci, con carichi eccessivi e carenza di mmg il Servizio sanitario non regge. Sui dati Agenas: Preoccupante che l’Agenzia non includa il dato della convenzionata tra le risorse umane del SSN
"I medici di famiglia si occupano di cronicità, prevenzione e continuità delle cure, non di emergenze"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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