Se ne discuterà il 15 febbraio in Aula per il Milleproroghe: sulla proposta di far rimanere al lavoro i medici la strada sembra in discesa. Scudo penale simile a quello approvato durante la pandemia
Nonostante il secco no dei sindacati, con in prima fila l'Anaao, per la pensione dei medici a 72 anni sembra ormai fatta. Giovedì 15, quando in Aula si passerà all'approvazione del Decreto Milleproroghe, le nuove norme sul pensionamento dei camici bianchi e lo scudo penale avranno il via libera, salvo improbabili ripensamenti dell'ultimo minuto.
Ma andiamo per ordine: l'idea di far rimanere al lavoro i medici è vecchia, anche se molti hanno storto il naso dinanzi a questa prospettiva. Tuttavia il via libera delle Asl ha consentito di riproporre a firma di Luciano Ciocchetti (Fdi) un emendamento che prevede appunto la possibilità di trattenere i medici, su base volontaria, per altri due anni, con l'obiettivo di arginare il fenomeno della carenza di sanitari in corsia e fermarne l’esodo.
L'altro punto all'ordine del giorno riguarda il via libera allo scudo penale per le professioni sanitarie sulla falsariga di quello già approvato a suo tempo durante la pandemia. . In pratica il provvedimento prevede la limitazione della punibilità ai soli casi di colpa grave per tutti quei fatti commessi nell'esercizio di una professione sanitaria, giustificandola co la situazione attuale di grave carenza di personale. Ci sono già due emendamenti depositati dalla maggioranza resta solo da stabilire quanto far durare lo scudo penale e cioè se fino al 2024 o al 2025. Va valutato infatti il tempo necessario per varare una riforma generale della colpa medica e che pende come una spada di Damocle sulla testa dei camici bianchi contro i quali ogni anno vengono intentate oltre 35mila cause che però nel 97% dei casi si risolvono in un nulla di fatto. Alla riforma della colpa medica sta lavorando infatti anche una commissione di giuristi istituita dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che dovrebbe completare il suo lavoro il prossimo aprile. In ogni caso resterà sempre possibile per il paziente danneggiato chiedere il ristoro economico dei danni subiti in sede civile.
Infine è in arrivo anche lo stop alla multa da pagare per i no vax, almeno per tutto il 2024. Per circa 1,7 milioni di italiani che non hanno ottemperato all'obbligo vaccinale per il Covid in vigore da gennaio 2022 fino al 15 giugno dello stesso anno – in particolare over 50, sanitari (con l'obbligo per tutto il 2022), personale scolastico, forze dell'ordine ecc. – è in arrivo infatti una nuova sospensione: si tratta della terza in meno di due anni con l'ultima che scade al prossimo 30 giugno. La nuova proroga al 31 dicembre 2024 è prevista da un emendamento al decreto milleproroghe a firma di Alberto Bagnai della Lega. Via libera anche al rifinanziamento con 10 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni di euro per l'anno 2024, dell’apposito Fondo per contrastare i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.
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