Il direttore generale Ferdinando Russo: Cure migliori e un risparmio di quasi 100 milioni l’anno in Campania
Aumentare il numero di pazienti trattati a casa con la dialisi peritoneale. È questo l’impegno concreto che è emerso dall’incontro tenutosi alla Sala degli Affreschi “Sant’Andrea delle Dame” dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, incontro che ha visto a confronto nefrologi, rappresentanti delle istituzioni regionali e le principali associazioni di pazienti. Il dibattito, voluto dal direttore generale dell’A.O.U. L. Vanvitelli Ferdinando Russo e dal professor Luca De Nicola (nella foto) (direttore della U.O. Nefrologia e Dialisi del policlinico Vanvitelli), si è concluso con l’intesa di creare entro il 2024 un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) valido a livello regionale grazie al quale superare gli ostacoli che ad oggi rendono irrealizzabile questa opportunità per la maggior parte dei pazienti affetti da malattia renale cronica in fase dialitica.
«A differenza dell’emodialisi – chiarisce poi il professor Luca De Nicola, che è anche Presidente eletto della Società Italiana di Nefrologia – la dialisi peritoneale può essere praticata durante la notte o nel corso di normali attività quotidiane, inoltre è una dialisi efficace, più fisiologica e che non fa perdere la diuresi». Grazie a sistemi di telemedicina, oggi è anche possibile per i nefrologi ospedalieri verificare in tempo reale i valori dei pazienti e, se necessario, apportare modifiche al trattamento. «Si tratta a tutti gli effetti di una prestazione ospedaliera a domicilio, con tutti i benefici che questo comporta in termini di salute e di vita sociale e lavorativa», ha evidenziato il dottor Ugo Trama (Direttore U.O.D. Politica del Farmaco e Dispositivi Regione Campania) che all’incontro ha rappresentato le istituzioni regionali. Il dibattito è stato particolarmente proficuo anche grazie all’intervento del direttore generale del San Pio di Benevento (Maria Morgante) e dei direttori sanitari (Pasquale Di Girolamo Faraone (A.O.U. Vanvitelli), Gaetano D’Onofrio (AORN Cardarelli) e Roberto Alfano (San Pio di Benevento, docente di Chirurgia all’Ateneo Vanvitelli, - precedentemente direttore della U.O.C. Programmazione strategica dell’A.O.U. Vanvitelli). Grazie a questo importante confronto sono emersi 4 punti sui quali intervenire per cambiare radicalmente lo scenario: in primis servirà una migliore informazione dei pazienti che necessitano terapia dialitica; inoltre sarà essenziale cambiare il percorso amministrativo che oggi è troppo complesso, sia per i pazienti sia per i nefrologi; e ancora, si dovrà consentire ai nefrologi ospedalieri di prescrivere direttamente (ossia tramite ricetta dematerializzata) i trattamenti; e, infine, si dovrà al più presto arrivare al pieno riconoscimento per le Nefrologie ospedaliere delle attività svolte quotidianamente con i pazienti in dialisi peritoneale.
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