Di Silverio (Anaao): "Serve subito lo scudo penale in attesa delle modifiche alla legge Gelli”. Anelli (Fnomceo): “Recepite le nostre istanze. Ora provvedimento”
L'Aula della Camera ha approvato sei mozione di maggioranza e opposizione in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale. Seppur con diverse modifiche apportate dal governo, le mozioni hanno impegnato il governo su numerosi punti, a partire dalla necessità di ulteriori assunzioni, dal miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali degli operatori sanitari, dal valutare l'opportunità di introdurre un trattamento economico differenziato per alcuni specializzandi o altre modalità utili a sopperire alla carenza di infermieri e di medici specializzati in alcuni ambiti. E poi ancora, ad adottare in tempi rapidi i decreti attuativi previsti dalla legge Gelli dello scorso 2017; a definire in maniera chiara cosa intendere per "colpa grave", attivare dove necessario il funzionamento della struttura di risk management già prevista dalla stessa legge Gelli; limitare la responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria, modificando l'articolo 590-sexies del codice penale; e introdurre, accanto al ricorso alla via giudiziaria, un sistema di risoluzione "alternativo" delle controversie.
"Bene la mozione sulla revisione della colpa medica, ma ora serve subito lo scudo penale in attesa delle modifiche alla legge Gelli". Il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, commenta con queste parole le mozioni approvate oggi alla Camera sulla responsabilità professionale. "Per quanto riguarda il personale, - dichiara Di Silverio - è necessario prevedere da subito la defiscalizzazione dell’indennità di specificità e l’abolizione tetto di spesa. Così si potrà evitare un inverno di proteste e iniziare il dialogo per rendere la professione appetibile e per salvare il Ssn. "Occorre poi – prosegue Di Silverio – aumentare lo stipendio degli specializzandi oggi ossatura del Ssn e discriminati in termini di valore. Unica strada è concedere loro contratto di formazione con tutele e diritti". "Ribadiamo – conclude Di Silverio - la richiesta di tavolo con le parti sociali perché senza collaborazione non c'è futuro".
"Accogliamo con favore e sosteniamo le mozioni sulla responsabilità professionale e sulla carenza di organici, presentate dalle diverse forze parlamentari e approvate questa mattina in Aula alla Camera dei Deputati. Ringraziamo i Gruppi parlamentari per aver voluto portare all’attenzione del Governo un tema tanto delicato e sentito dalla Professione quale quello della depenalizzazione dell’atto medico. Ci auguriamo che i contenuti diventino oggetto di una norma di Legge che disciplini la materia, restituendo serenità ai professionisti".
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, interviene sulle mozioni concernenti "iniziative in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale". "Apprezziamo in modo particolare il fatto – continua Anelli – che le mozioni recepiscano e facciano proprie le osservazioni e le istanze della Fnomceo e delle Organizzazioni sindacali. L’introduzione di uno scudo penale, come già sperimentato durante il Covid, e la depenalizzazione dell’atto medico sono infatti richieste e proposte che la Federazione porta avanti da tempo. Ci sentiamo ascoltati, e questo ci conforta e ci rafforza nel renderci disponibili a una collaborazione volta a trovare una soluzione a questa che è una delle più gravi criticità del Servizio sanitario nazionale".
"Come già affermato dalla Fnomceo in audizione alla Camera – aggiunge - e come ricordato dalla mozione della maggioranza, esposta con efficacia dagli Onorevoli Francesco Ciancitto, Simona Loizzo, Annarita Patriarca, che ringraziamo insieme agli altri firmatari, sono 300mila le cause per presunta colpa medica che giacciono nei Tribunali, 35mila le richieste di risarcimenti. Il 90% delle cause finisce in un’assoluzione. Gravi le conseguenze sulla vita professionale e privata del medico ingiustamente accusato, rilevanti le ripercussioni in termini economici sul Servizio sanitario nazionale. L’assenza di serenità dei medici sul lavoro è un dato di fatto, causato dalla carenza di personale ma anche dalla paura di essere denunciati dai pazienti. In Italia, infatti, l’errore commesso dal medico può essere sanzionato anche penalmente come accade in pochissimi altri Paesi nel mondo".
"Ringraziamo dunque il Parlamento – conclude Anelli – e il Governo per l’attenzione dimostrata verso la Professione medica. Guardiamo con fiducia alle iniziative messe in campo dai Ministri Schillaci e Nordio. Ci aspettiamo ora che tutto questo si traduca in azioni concrete ed efficaci, che sfocino in un provvedimento lungamente atteso, che porti l’Italia al passo degli altri paesi europei, depenalizzando l’atto medico, fermo restando il diritto dei cittadini a un giusto e rapido risarcimento. La Fnomceo è pronta a dare il suo contributo e a mettere a disposizione le sue competenze".
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