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Denunce: quali specializzazioni mediche risultano maggiormente a rischio?

Professione Redazione DottNet | 20/11/2023 11:51

Oncologia, ortopedia, chirurgia e ginecologia: ecco le specializzazioni maggiormente soggette a richieste di risarcimento e contenziosi

In un settore complesso, in continua evoluzione e rilevante come quello sanitario lavorare è tutt’altro che semplice. Coloro che decidono di intraprendere una carriera in questo ambito devono affrontare una lunga e faticosa gavetta, che accompagna gli studenti di medicina dall’iscrizione al percorso universitario, fino al giudizio di idoneità al tirocinio, all’ingresso alla scuola di specializzazione medica e al raggiungimento dell’abilitazione alla professione. Un compito che comporta fin dai suoi albori numerose responsabilità, civili e penali. D'altronde dal livello di preparazione e dal lavoro dei medici, specialisti, giovani medici, anestesisti, e in generale chiunque detenga un ruolo all’interno dell’ambito sanitario, dipendono la vita e la qualità della salute dei pazienti; e questo pone i professionisti davanti alla possibilità di incappare in numerosi rischi quotidiani.

Il tema della responsabilità medica è divenuto, infatti, con il tempo attualissimo. Lo dimostra l’introduzione della legge 24/2017, meglio nota come Legge Gelli-Bianco, volta a disciplinare e innovare la materia della sicurezza in sanità e, soprattutto, della responsabilità professionale medica. Una riforma ideata per tracciare i confini della responsabilità civile e penale degli esercenti le professioni sanitarie e delle strutture sanitarie.

Quale tipologia di illecito può causare un medico?

Gli illeciti strettamente connessi con la professione medica sono principalmente quelli di lesioni personali (gravi e gravissime) e omicidio colposo in seguito a negligenza, imprudenza, imperizia (colpa generica) oppure per violazione di leggi, regolamenti, ordini e discipline (colpa specifica), ma non sono gli unici. Si affermano anche casi di dolo legati all’esercizio abusivo della professione medico-sanitaria, falso ideologico, abuso d’ufficio e rifiuto di atti di ufficio. Anche in seguito alla semplice somministrazione di un farmaco, il medico può incorrere in responsabilità penale quando dall’assunzione del medicamento conseguano lesioni o morte per il paziente.

La responsabilità non cade, inoltre, unicamente sui medici specializzati ma può riguardare anche il medico di base. Il paziente potrebbe riportare lesioni dovute alla mancata indicazione da parte del proprio medico generico di rivolgersi ad uno specialista o per la mancata prescrizione di accertamenti diagnostici necessari a rivelare con prontezza una patologia nella quale il fattore tempo assume un ruolo fondamentale e che possono essere efficacemente guarite o sensibilmente attenuate con un tempestivo intervento.

Specializzazioni mediche: quali categorie risultano più in ‘pericolo’

Potrebbe risultare banale ma è importante sottolineare che alcune specializzazioni corrono maggiormente il pericolo di cadere in una controversia giudiziaria. Infatti, tutti i medici che svolgono il loro lavoro in prima linea, per diagnosi e terapie spesso ad alto rischio, rientrano tra coloro che si trovano ad affrontare un potenziale contenzioso legale. Negli anni chirurghi, ortopedici e traumatologi, oncologi e ginecologi sono risultati tra le principali specializzazioni entrate sempre più nel mirino degli avvocati. Secondo le statistiche, infatti, le specializzazioni maggiormente soggette a denunce, da parte dei pazienti e dei loro familiari, per prestazioni diagnostiche sono l’oncologia (19%), l’ortopedia e traumatologia (16,4%), la ginecologia e l’ostetricia (12,4%); invece, per quanto riguarda le terapie spiccano ancora l’ortopedia (20,3%), la chirurgia generale (13,4%), la ginecologia e l’ostetricia (12,1%), con a seguire urologia e psichiatria.

Come accennato precedentemente, l’elevata possibilità di incappare in imprevisti da parte dei medici ha portato all’entra in vigore, il 1°aprile 2017, della Legge Gelli dedicata alla responsabilità medico-sanitaria. La normativa prevede l’obbligo assicurativo per le aziende sanitarie e per i camici bianchi salvaguardare i professionisti del settore da richieste di risarcimento e denunce da parte di terzi.

Ovviamente oltre all’assicurazione risulta anche essenziale la prevenzione all’errore, che in sanità si raggiunge tramite alti livelli di formazione, raggiunti attraverso il continuo aggiornamento delle proprie conoscenze e la partecipazione a corsi, congressi e convegni medici. L’aggiornamento del personale esercente le professioni sanitarie, il monitoraggio, la prevenzione e la gestione dell’errore sanitario sono fondamentali per tutelare al meglio la salute dei pazienti, la professione e reputazione medica.

È evidente però quanto risulti necessario, per chi opera all’interno del settore medico-sanitario, stipulare una polizza assicurativa completa e su misura per salvaguardare sé stessi, il proprio lavoro e i propri pazienti dai possibili imprevisti del mestiere.

In base alla tipologia di specializzazione assunta, alle specifiche attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione svolte, e al luogo di lavoro in cui si opera, Lokky, il broker assicurativo dedicato a Piccole Imprese, Professionisti e Freelance, offre ai professionisti del settore medico la possibilità di selezionare e sottoscrivere le polizze RC Medici Dipendenti Ospedalieri, RC Medici Dipendenti Privati, RC Medici Liberi Professionisti e RC Odontoiatri. È consigliabile anche integrare le suddette polizze con la copertura aggiuntiva Tutela Legale, studiata per proteggere i medici dai costi legati alla tutela civile o penale.

Grazie a Lokky strutture e operatori sanitari possono usufruire delle migliori soluzioni assicurative per tutelare la propria attività professionale e il proprio patrimonio da ogni rischio, attraverso un’esperienza altamente personalizzata e al 100% digitale.

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