Canali Minisiti ECM

Segnali premonitori infarto 24 ore prima ma sono diversi tra uomo e donna

Cardiologia Redazione DottNet | 28/08/2023 18:47

Lo ha stabilito uno studio della Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai Medical Center (Los Angeles)

Segnali premonitori molto precisi che qualcosa potrebbe accadere al cuore arrivano 24 ore prima dell'evento che può portare alla morte improvvisa per infarto, queste 'spie' sono però diverse tra uomo e donna. Lo ha stabilito uno studio della Smidt Heart Institute del Cedars-Sinai Medical Center (Los Angeles) che potrà l’aiutare le persone a cogliere le 'sirene' un arresto cardiaco improvviso prima che accada. La ricerca è stata pubblicata 'peer-reviewed' Lancet Digital Health.

Il lavoro ha rilevato che "il 50% delle persone che hanno subito un arresto cardiaco improvviso ha anche sperimentato un sintomo significativo 24 ore prima della perdita della funzione cardiaca".

Ma i ricercato hanno anche appreso che questo sintomo "premonitore era diverso per le donne rispetto agli uomini. Per le donne - scrivono - il sintomo più evidente di un imminente arresto cardiaco improvviso era la mancanza di respiro, mentre gli uomini avvertivano dolore al petto". Una piccola percentuale di entrambi i sessi ha manifestato palpitazioni, problemi simili alla convulsione e sintomi simili all'influenza.

pubblicità

Per questo studio, i ricercatori hanno utilizzato due studi consolidati e in corso: Prediction of Sudden Death in Multi-Ethnic Communities (Presto) in corso nella contea di Ventura (California), e l’Oregon Sudden Unexpected Death Study (Suds) di base a Portland (Oregon).

Commenti

I Correlati

Il focus della ricerca è l’impiego di terapie geniche innovative basate su DNA e RNA progettate per agire direttamente sulla proteina responsabile della patologia

Convention Anmco a Roma. Grimaldi, centrale una corretta terapia

La cardiologia delle Molinette Torino protagonista con lo studio Pulse

Cardiologi, "con il nuovo studio si punta ad aumentare gli interventi"

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Ultime News

Più letti