Sono i risultati di uno studio svedese presentato al congresso annuale della Società europea di Cardiologia (Esc) in corso ad Amsterdam
La generazione dei 40-50enni in sovrappeso, con una pressione alta, livelli di colesterolo 'ballerini' e leggermente elevati, ha un rischio del 30% più alto di morire prima, circa due anni, per infarto e ictus rispetto ai coetanei che fanno una vita più sana e sono più in forma. Sono i risultati di uno studio svedese presentato al congresso annuale della Società europea di Cardiologia (Esc) in corso ad Amsterdam. Si stima che fino al 30% della popolazione mondiale soffra della sindrome metabolica, ovvero l'insieme di condizioni che vanno dal sovrappeso, all'ipertensione arteriosa e all'alterazione della glicemia. "Molte persone tra i 40 e i 50 anni hanno un po' di grasso sul girovita, la pressione alta, il colesterolo o il glucosio leggermente elevati, ma si sentono generalmente bene e non sono consapevoli dei rischi o non cercano il consiglio medico", ha spiegato l'autrice dello studio, Lena Lönnberg, dell’ospedale di Västmanland (Västerås).
"Questo scenario, chiamato sindrome metabolica, è un problema crescente nelle popolazioni occidentali dove le persone accumulano inconsapevolmente di salute che hanno poi conseguenze per il loro futuro.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
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