"Il dialogo con le associazioni che rappresentano l'interesse dei pazienti è fondamentale e deve essere un dialogo che dia loro un ruolo attivo, non più solo di ascolto passivo ma davvero di coinvolgimento nel processo decisionale"
"Il rapporto con le associazioni pazienti è uno dei pilastri fondamentali della strategia di un'azienda farmaceutica oggi. Non c'è innovazione senza che questa innovazione diventi accessibile per loro. Ed è fondamentale il ruolo che hanno nell'aiutarci a rendere possibile che il sistema si adegui e sia in grado di arrivare a dare accesso ai nuovi farmaci e all'innovazione. Oggi noi stiamo imparando ad ascoltarli di più e la loro richiesta è quella di non essere più soggetti passivi, ma di essere soggetti attivi nella ricerca di soluzioni, sin dalla fase di definizione dei protocolli degli studi clinici, che devono rispondere anche a domande che provengono dalla stessa esperienza del primo utilizzatore dei farmaci, fino poi alla definizione dei servizi a supporto del paziente, della famiglia e dei caregiver nella fase di somministrazione e monitoraggio successivo".
E' il quadro tracciato da Valentino Confalone, Country President e Amministratore delegato di Novartis Italia, a margine della presentazione del Rapporto sulla valorizzazione della rete dei volontari Alleati per la salute, a Milano. Si tratta di una fotografia dell'impatto generato dall'attività di 5 associazioni della rete Alleati per la salute, coinvolte in un'alleanza strategica che Novartis ha avviato 15 anni fa. "Il dialogo con le associazioni che rappresentano l'interesse dei pazienti è fondamentale - evidenzia il manager - e deve essere un dialogo che dia loro un ruolo attivo, non più solo di ascolto passivo ma davvero di coinvolgimento nel processo decisionale.
Senza il Terzo settore, conclude, "sarebbe davvero un sistema sanitario probabilmente con dei gap più importanti. I numeri presentati oggi mi hanno colpito moltissimo: oltre un milione di ore di lavoro dei volontari delle associazioni pazienti, 70 mila visite gratuite garantite, una quantità di quasi 20 mila volontari" in campo. "Insomma, un impatto fondamentale, senza il quale il sistema sanitario, messo sotto pressione dai vincoli di bilancio, dai temi di sostenibilità, più difficilmente sarebbe stato in grado di affrontare quei gap" esistenti. "In questo il Terzo settore fa davvero un lavoro importantissimo".
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