Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Inail, 12mila infortuni a sanitari per aggressioni in 5 anni

Professione Redazione DottNet | 11/03/2022 13:47

I dati dal 2016 al 2020. Più colpite e donne. Il 12 marzo prima Giornata nazionale

Nel quinquennio 2016-2020 sono stati più di 12mila i casi di infortunio sul lavoro accertati dall'Inail e codificati come violenze, aggressioni e minacce perpetrate nei confronti del personale sanitario, con una media di circa 2.500 l'anno. Lo rileva l'Istituto in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che da quest'anno è celebrata annualmente il 12 marzo.

La maggior parte degli incidenti si è verificata in ospedali e case di cura e le più infortunate - per quasi tre quarti - sono le operatrici sanitarie.

Il 46% di tali infortuni, spiega l'Inail, è concentrato nel settore 'assistenza sanitaria', che include ospedali, case di cura, istituti, cliniche e policlinici universitari; il 28% è stato riscontrato nei 'servizi di assistenza sociale residenziale' (case di riposo, strutture di assistenza infermieristica, centri di accoglienza), mentre il restante 26% ricade nel comparto 'assistenza sociale non residenziale'. Riguardo al genere, gli infortunati sono per quasi tre quarti donne, con il 64% accertato in ospedali e case di cura, e l’80% nelle strutture di assistenza sociale.

   Infermieri ed educatori professionali - normalmente impegnati in servizi educativi e riabilitativi con minori, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani all'interno di strutture sanitarie o socio-educative - sono le categorie più colpite, con più di un terzo del totale dei casi. A seguire, con il 25% dei casi, sono gli operatori socio-sanitari delle 'professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali' e con il 15% le 'professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati', soprattutto operatori socio-assistenziali e assistenti-accompagnatori per persone con disabilità. Più distaccati, con il 5% dei casi di aggressione in sanità, la categoria dei medici, che non include nell’obbligo assicurativo Inail i sanitari generici di base e i liberi professionisti.  Nella Giornata nazionale vengono promosse iniziative di educazione e sensibilizzazione. Istituita dalla legge n.113 del 14 agosto 2020, la Giornata è stata indetta nel gennaio scorso da un decreto del ministero della Salute di concerto con i ministeri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca.

Commenti

I Correlati

"Il testo della legge di Bilancio approvato dalla Camera non contiene alcun riferimento alla volontà di vincolare al rinnovo dei contratti collettivi l’accreditamento delle strutture sanitarie private al SSN"

"Però on basta, perché i medici vanno incentivati con ulteriori finanziamenti: se le remunerazioni rimangono le stesse non basta cambiare la sede in cui si stipulano i contratti"

Di Silverio, Quici, De Palma: Nonostante le promesse, le belle parole, gli apprezzamenti: nulla. Onotri: Non si sono trovate le risorse adeguate a sostenere la medicina convenzionata

Numeri in crescita anche per le prestazioni erogate (9,6 mln). Stabili i posti letto (9,3 ogni 100 mila abitanti) ma ci sono sempre meno strutture residenziali e semiresidenziali

Ti potrebbero interessare

La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate

Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro

Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti

Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"