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Sindrome di Beckwith-Wiedemann, gemellarità e fecondazione assistita

Malattie Rare Redazione DottNet | 24/02/2022 12:09

Sono stati studiati 50 pazienti con BWS nati da fecondazione assistita: 21 maschi e 29 femmine, di età compresa tra 1 e 20 anni con età media 7,4 anni

Introduzione. La sindrome di Beckwith-Wiedemann (BWS) è caratterizzata da iperaccrescimento e presenta un’ampia variabilità clinica. La prevalenza alla nascita è di circa 1 su 10.000 nati vivi e aumenta a circa 1 su 1.000 nei bambini concepiti con tecniche di fecondazione assistita. Poiché in letteratura più del 90% dei pazienti con BWS nati da gravidanze ottenute con fecondazione assistita è portatore di ipometilazione al locus IC2 del cromosoma 11p15.5 è stato ipotizzato che l’infertilità di coppia e/o il ricorso alla fecondazione assistita aumentassero l’incidenza della BWS interferendo con il corretto instaurarsi della metilazione a livello embrionale. Inoltre, è noto che nelle gravidanze BWS c’è una frequenza di gemellarità monozigote dell’8%, molto maggiore rispetto 0,4% della popolazione generale.

L’elevata frequenza di gemellarità monozigote nelle gravidanze BWS ha portato ad ipotizzare che l’evento epigenetico che porta alla formazione del difetto molecolare responsabile della BWS comporti la formazione di due popolazioni cellulari diverse che si respingono innescando così il processo di gemellaggio.

Metodi. Due coorti, una di bambini con BWS nati da gravidanze gemellari e una di bambini con BWS nati da gravidanze ottenute con tecniche di fecondazione assistita sono state studiate per descrivere le caratteristiche cliniche e molecolari e approfondire le conoscenze della relazione tra BWS, gemellarità monozigote e fecondazione assistita. 

Risultati. Sono stati studiati 50 pazienti con BWS nati da fecondazione assistita: 21 maschi e 29 femmine, di età compresa tra 1 e 20 anni con età media 7,4 anni. I sottogruppi molecolari erano così distribuiti: ipometilazione IC2 in 35 pazienti (70%), disomia uniparentale del cromosoma 11 in 11 pazienti (22%), ipermetilazione IC1 in 1 paziente (2%), test molecolare negativo in 2 pazienti (4%) e 1 paziente (2%) non sottoposto ad analisi molecolare. Le caratteristiche cliniche della coorte erano sovrapponibili a quelle dei pazienti con BWS concepiti naturalmente con macroglossia in 39 pazienti (78%), iperaccrescimento lateralizzato in 30 (60%), nevo flammeo in 26 (52%), macrosomia neonatale in 22 (44%), anomalie auricolari in 20 (40%), ipoglicemia transitoria in 19 (38%), ernia ombelicale in 18 (36%), anomalie renali in 12 (24%), onfalocele in 9 (18%), visceromegalia in 7 (14%) e iperinsulinismo prolungato in 1 (2%). Due pazienti portatori di disomia uniparentale del cromosoma 11 hanno sviluppato neoplasie maligne (4%): un tumore di Wilms e un epatoblastoma. Non sono state evidenziate correlazioni significative con la tipologia di fecondazione assistita, la causa di infertilità e l’età dei genitori al concepimento: 13 pazienti erano nati da fertilizzazione in vitro con trasferimento dell'embrione (FIVET), 4 da inseminazione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) omologa, 4 da ICSI con donazione di ovociti e 1 da inseminazione intrauterina (IUI). La causa dell'infertilità era sconosciuta in 13/22 casi (59,1%), materna in 4/22 casi (18,2%), e paterna in 5/22 casi (22,7%). L'età media materna era 36,8 anni (range 28-46) e l'età media paterna era 40 anni (range 34-52).

Per quanto riguarda la correlazione con la gemellarità sono state studiate 26 gravidanze gemellari di cui 15 monozigotiche. Quattordici gravidanze erano femmina-femmina (53,8%), 7 maschio-maschio (26,9%) e 5 maschio-femmina (19,2%). I sottogruppi molecolari erano così distribuiti: ipometilazione IC2 in 21 pazienti (80%), disomia uniparentale del cromosoma 2 in 11 pazienti (11,5%), ipermetilazione IC1 in 2 pazienti (7,5%). Tredici gravidanze sono state ottenute mediante tecniche di riproduzione assistita. Venti gravidanze sono iniziate come gemellari doppie, 5 come triplette e 1 come quadrupletta. Undici su 12 coppie di gemelli monozigoti sono risultati concordanti per analisi molecolare positiva per BWS (91,7%) mentre nessuna delle 13 coppie di gemelli dizigoti è risultata concordante per analisi molecolare positiva per BWS. Non sono state osservate differenze cliniche significative tra i pazienti con BWS nati da gravidanze gemellari rispetto a quelli nati da gravidanze singole.

Discussione. Lo studio effettuato sui pazienti con BWS nati da fecondazione assistita ha mostrato una distribuzione di sottotipi molecolari simile a quella dei pazienti con BWS concepiti naturalmente. Questo dato è in contrasto con la letteratura che riporta più del 90% dei pazienti con BWS nati da fecondazione assistita portatori di ipometilazione al locus IC2. Questo indica che i meccanismi molecolari che determinano l’aumento della frequenza della BWS nelle gravidanze ottenute da fecondazione assistita sono complessi e non limitati al disturbo del processo di metilazione e che ulteriori studi sono necessari per comprenderli appieno.

Lo studio effettuato sui pazienti con BWS nati da gravidanze gemellari ha confermato la stretta correlazione tra BWS e gemellarità monozigote, con netta prevalenza di gemellarità femmina-femmina. La correlazione tra BWS e gemellarità è così elevata che è stato ipotizzato che tutte le gravidanze BWS abbiano un inizio gemellare con successivo riassorbimento di uno dei feti, come avvenuto in 3 gravidanze riportate nello studio qui discusso, partite come triplette e spontaneamente diventate gemellari doppie. Inoltre, la prevalenza dei feti di sesso femminile nelle gravidanze gemellari monozigoti BWS ha portato ad ipotizzare una correlazione tra il processo di inattivazione del cromosoma X e i difetti di metilazione associati a BWS. Questi dati suggeriscono che il meccanismo di gemellaggio monozigote sia correlato allo stabilimento e al mantenimento della metilazione a livello embrionale. Ulteriori studi sono necessari per elucidare i meccanismi molecolari alla base di questa correlazione.

Diana Carli

Dipartimento di Pediatria, Università di Torino

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