Pubblicato sulla rivista PLOS Biology l’elenco dei centomila ricercatori internazionali più influenti. L’I.R.C.C.S. Neuromed conquista il podio con nove scienziati
Nel 2019 Neuromed si è classificato al primo posto, tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, per la percentuale di pazienti che vi si rivolgono provenienti da altre regioni: oltre l'84%. Nel 2020 nove ricercatori dell'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), tra cui il presidente dell'Istituto, Giovanni de Gaetano, sono stati inseriti tra i 100mila i ricercatori più influenti al mondo di tutte le discipline, scelti sulla base del numero e della qualità delle loro pubblicazioni scientifiche. Un altro record, dunque, si aggiunge al palmares conquistato sul campo dall'Istituto molisano. La rivista 'Plos Biology', l'archivio dei 'top scientist', ha pubblicato nei gioreni scorsi la lista degli scienziati più influenti con l'Italia rappresentata da 4.008 studiosi, sempre appartenenti a tutte le discipline. Gli esponenti Neuromed sono presenti nell'area medica che rappresenta il 16% dei settori scientifici, in particolare nei campi 'Neurologia e Neurochirurgia', 'Malattie cardiovascolari ed Ematologia', 'Medicina nucleare e Diagnostica per immagini'.
"Avere i nostri ricercatori nella classifica dei più influenti scienziati al mondo - afferma Luigi Frati, direttore scientifico del Neuromed - non credo rappresenti una sorpresa per questo Istituto. La nostra struttura ha sempre dedicato enormi energie, tempo e risorse allo scopo di accrescere sempre di più il contributo che può dare alla ricerca biomedica mondiale. Questo è solo l'ultimo di una serie di successi che ci vengono riconosciuti a livello internazionale, sia in ambienti specialistici che dai mass media". "Stiamo parlando di una vera e propria elite scientifica - commenta Fabio Sebastiano, direttore operativo e consigliere delegato alla Ricerca del Neuromed - Vorrei infatti sottolineare che l'elenco di eccellenza pubblicato su Plos Biology rappresenta appena il 2% dei ricercatori mondiali".
"In gergo calcistico - prosegue Sebastiano - potremmo chiamarla la Premier Legue della scienza. Neuromed dimostra ancora una volta che si può fare ricerca di eccellenza, e portare cure di eccellenza ai pazienti, anche in una piccola regione come il Molise, lontano dalle grandi città, ma pur sempre in strutture di grande qualità scientifica e assistenziale. Un ricercatore non è mai qualcosa di isolato, ma nasce e si sviluppa nell'ambito di un ambiente che gli fornisca risorse, stimoli, collaborazione E' così che la ricerca scientifica diventa risorsa per il territorio".
L'Irccs Neuromed, ricorda una nota, rappresenta un punto di riferimento a livello italiano e internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. Un centro in cui medici, ricercatori, personale e gli stessi pazienti formano un'alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all'avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.
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