Indolfi: "Chi ha malattie cardiovascolari paga un prezzo più alto all'infezione"
Priorità al vaccino per 1,5 mln di pazienti con scompenso, infarto e ictus. "Chi ha malattie cardiovascolari paga un prezzo più alto all'infezione": a dirlo è il presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC), Ciro Indolfi che chiede al Governo e al Ministro della Salute di realizzare un piano prioritario per le vaccinazioni dei pazienti cardiopatici con scompenso cardiaco, infarto e ictus, pari a circa 1.5 milioni di italiani. I pazienti con malattie di cuore e vasi hanno un rischio doppio di non sopravvivere al virus in caso di infezione e un contagiato da Covid-19 su cinque va incontro a conseguenze cardiovascolari.
Per questo i cardiologi, in occasione dell'81esimo congresso nazionale digitale della Società Italiana di Cardiologia, chiedono a Conte e al Ministro della Salute Speranza di programmare un piano prioritario di vaccinazione per i pazienti cardiopatici con scompenso cardiaco, infarto o ictus "Il nostro appello va al Governo e al Ministero della Salute" spiega Ciro Indolfi, presidente SIC. "Le malattie del sistema circolatorio causano in Italia224.482 decessi ogni anno, pari al 38,8% del totale dei decessi". "I dati hanno mostrato anche un rischio doppio di mortalità per Covid-19 per i pazienti con malattie cardiovascolari in generale - aggiunge Francesco Romeo, Presidente della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione - Nei mesi successivi all'inizio della pandemia abbiamo potuto verificare che il virus colpisce non soltanto i polmoni, ma anche il cuore: il 20% dei contagiati va incontro a complicanze cardiache.
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